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Sbarchi, nel 2013 migranti aumentati del 325%

La guerra in Siria fattore-chiave. Ma avere un ministro che strilla per lo ius soli e contro il reato di clandestinità...

Matteo Legnani
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Ora, fino a ieri si poteva dire che avere un ministro dell'Integrazione nera e che strilla ai quattro venti di Ius soli e abolizione del reato di clandestinità, non costituisse un richiamo verso il nostro Paese per i diperati di mezzo mondo. Oggi non si può più. Perchè il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico ha presentato presso la Commissione migrazione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa i dati ufficiali degli sbarchi di migranti sulle nostre coste nel 2013. Dati allarmanti, se è vero che nei dodici mesi appena conclusi sono arrivati via mare nel nostro Paese 42.925 migranti, il 325% in più dell'anno precedente, compresi 3.818 minori stranieri non accompagnati. Un trend in ascesa che non sembra fermarsi con la boa di Capodanno, visto che nel mese di gennaio 2014 i migranti sbarcati sono stati 2.156 a fronte dei 217 dello stesso periodo dello scorso anno. Cioè, dieci volte tanti. E certo, aver abolito il reato di clandestinità al primo sbarco in Italia costituisce un richiamo in più. La Sicilia è stata la regione più interessata dal fenomeno: nell'isola sono sbarcati o sono stati trasbordati a terra, dopo il soccorso in mare, 37.886 migranti (oltre 2.500 i minori non accompagnati, pari all'88% del totale annuo, di cui 14.753 soltanto a Lampedusa.  La principale nazione di partenza dei natanti è stata la Libia, dalle cui coste si sono imbarcati 27.314 migranti, seguita dall'Egitto (9.215) migranti e dalla Turchia (2.077). "Il principale Paese di provenienza - ha ricordato Bubbico - individuato sulla base delle dichiarazioni rese al momento dello sbarco, è invece la Siria con 11.307 migranti, in aumento esponenziale rispetto all'anno precedente, quando i siriani sbarcati erano stati appena 582. Seguono l'Eritrea con 9.834 migranti, dato di oltre quattro volte superiore al 2012, la Somalia, con 9.263 migranti, e l'Egitto, con 2.618". Dei 42.925 migranti affluiti sulle coste italiane nel 2013, quelli soccorsi in mare sono stati 37.258, di cui 6.127 in 47 operazioni effettuate nell'ambito di Mare Nostrum.  Per il viceministro dell'Interno, "in ragione della persistente, grave instabilità geopolitica del quadrante sud del Mediterraneo, la pressione migratoria proveniente dal nord Africa non diminuirà nel prossimo futuro". I flussi diretti in Italia "presentano caratteristiche tali da rendere particolarmente complesse ed onerose le attività di ricerca, salvataggio e accoglienza. Essi infatti sono connotati da una forte concentrazione temporale e quantitativa degli arrivi: su 42.925 migranti sbarcati nel 2013, quelli giunti nei primi sei mesi sono stati 7.916 mentre, quelli arrivati nel secondo semestre sono stati 35.009, con una media di circa 200 arrivi al giorno e punte superiori alle 1.000 unità". di Matteo Legnani

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