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Vittorio Feltri: è ufficiale, Giuseppe Conte è un pollo che si è fatto infinocchiare

Cristina Agostini
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Conte si è recato a Bruxelles e ha discusso dei vari problemi che angustiano l' Italia con i colleghi europei, che lo hanno preso per il culo. Ma lui poverino non se ne è accorto ed è uscito esultante dal convegno, convinto di aver ottenuto uno strepitoso successo. Leggi anche: Conte s'inchina alla Merkel: nasce la super-Troika, ora... Italia subito commissariata? La Ue infatti a parole lo ha rassicurato: tranquillo amico, hai ragione, il dramma dell' immigrazione pesa sul Continente, e te ne diamo atto, però tocca a te fronteggiarlo. Fatti tuoi. Giuseppe non ha capito l' antifona e, travolto dall' entusiasmo, non ha badato che nel documento ufficiale, da lui stesso firmato insieme ai compari, è scritto che il nostro Paese, dovendo ringraziare per essere stato scornacchiato, si impegna a varare una manovra punitiva del valore di 10 miliardi di euro. Salvini, appreso tutto ciò, si è incazzato come una belva. Giustamente. Una fregatura così micidiale non l' avrebbe patita neanche Paperino. Invece il nostro Peppino foggiano si è fatto infinocchiare dai capi europei, magari provando piacere (de gustibus), e si è ingenuamente dichiarato soddisfatto. Poi davanti alle obiezioni del ministro dell' Interno, ha detto che in effetti le cose potevano andare meglio. In pratica ha certificato la propria tragica pistolaggine. Ora è ufficiale: Conte è un pollo che si fa spennare felicemente. Meriterebbe che qualcuno gli tirasse il collo e lo friggesse in padella. Tuttavia essendo un amichetto di Di Maio, continuerà a mettere il becco nelle tribolate vicende nazionali. Speriamo non a lungo. di Vittorio Feltri

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