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Asia Argento: "Le molestie sessuali sono tutta colpa di Berlusconi"

Eliana Giusto
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E ti pareva che anche il caso delle molestie sessuali (da Hollywood a Cinecittà) non fossero colpa di Silvio Berlusconi. Il nome del Cavaliere l'ha tirato fuori Asia Argento, che in una intervista al The Guardian ha parlato degli abusi subìti dal produttore cinematografico Harvey Weinstein e della polemica che si è scatenata in Italia dopo la sua quantomeno tardiva denuncia. La Argento se l'è quindi presa con la cultura "machista" italiana alimentata "da anni di berlusconismo": "Siamo stati così lobotomizzati dall'oggettivazione delle donne che noi, come donne, non sappiamo nemmeno che siamo state molestate e trattate nel modo sbagliato". In Francia, rincara l'attrice che conferma di voler lasciare l'Italia la prossima estate, "la gente mi ha fermato per la strada per ringraziarmi, in Italia mi guardavano male, nessuno a dirmi brava. La mia non è paranoia: non so se dover camminare a testa alta o nascondere la testa in un foulard". Ma adesso "le coscienze si stanno svegliando. Ogni volta che uno di questi maiali cade, è una medaglia d'onore. Altri porci verranno fuori". Quello che vede ora l'attrice "ricorda una frana dove basta una prima pietra perché si crei uno smottamento. E così si crea un altro ambiente, uno in cui le donne possono lavorare e vivere senza avere paura degli uomini. Ora, sono sicura, sono gli uomini ad avere molta paura di noi, e prima di fare qualcosa ci penseranno dieci volte".

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