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Berlusconi, il colpo di genio: "bocchini", "pompe" e "seghe", così Silvio fregherà tutti

Giulio Bucchi
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Il suo nome, nel bene o nel male, è un marchio: Silvio Berlusconi. E hanno provato anche a fregarglielo. Una società di Monaco di Baviera aveva registrato il brand "Berlusconi" per commercializzare prodotti per la casa. Poi ha mollato il colpo di fronte alla analoga richiesta del legittimo titolare. Il Cavaliere adesso ne è l' unico proprietario. La registrazione presso l' Ufficio brevetti e marchi dell' Unione Europea (Euipo) è avvenuta qualche mese fa e varrà per i prossimi nove anni, fino al 2026. Volevi aprire un ristorante o un bar sfruttando il nome del leader di Forza Italia? T' attacchi. Il Cavaliere, consigliato dallo studio Perani & Partners, si è riservato tutti i diritti di utilizzo su una lista interminabile di attività, oggetti e situazioni. In questo caso, come in mille altri, si tratta di elenchi prestampati che comprendono tutte le categorie possibili proprio allo scopo di proteggere il titolare di un marchio da eventuali plagi. Scorrere la lista degli oggetti che il Cavaliere potrebbe produrre a suo nome fa sorridere. Si comincia con il riparto igiene, dove Silvio si è riservato il diritto di firmare una sua linea di deodoranti per le ascelle, gel per massaggi intimi, maschere di bellezza, prodotti dietetici. Ma anche lo shampoo per cani (utilissimo in caso di presentazione del Movimento animalista) e l' arbre magique per la macchina, che farebbe ottimamente il paio con l' abolizione del bollo auto. Per Dudù la personalizzazione è addirittura esagerata. Volendo il Cav può mettere in produzione t-shirt e bandane per cani, cibo, cuccia e guinzagli. Ricco anche il segmento "legittima difesa", con spade, baionette, sciabole, fruste e seghe. Per la terza età in elenco ci sono le dentiere (altro suo cavallo di battaglia elettorale), mentre nel settore moda femminile impera la seduzione: leggins, minigonne, giarrettiere, collants, biancheria intima, reggicalze, perizomi e tacchi 12. Venere, abitualmente, si accompagna con Bacco e Tabacco. Per cui col marchio Berlusconi potranno essere commercializzati bevande alcoliche e prodotti per fumatori, come fiammiferi, accendini e bocchini per sigarette. E gli sportivi? Per loro ci sono attrezzature complete per tutte le discipline: surf, hockey, sci, palle e relative pompe per gonfiarle. Tutto griffato Berlusconi. Che onora anche le festività, mettendo nel lunghissimo elenco il panettone, la calza di Natale e l' uovo di cioccolato di Pasqua. Donald Trump in questo territorio è stato un antesegnano, sempre fanatico del self branding, tanto da aver dato il suo cognome a grattacieli, università e acque minerali. Berlusconi ci arriva un po' tardi. Ma mai dire mai. Tra i possibili nuovi business del Cav ci sono anche i locali notturni, bar, ristoranti e night club. Non che in passato Berlusconi non ci avesse pensato. Ma due inglesi gli hanno fregato l' idea e il marchio (che il Cav non osò registrare), inaugurando il "Bunga Bunga" Restaurant, a Batter sea, Londra. di Salvatore Dama

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