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Boschi a Campiglio, il retroscena: mistero sulla visita istituzionale

Matteo Legnani
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"La sottosegretaria ha effettuato spostamenti principalmente per motivi non istituzionali. Potrebbe aver partecipato anche in queste date ad alcuni eventi istituzionali, ciononostante non ha presentato alcuna richiesta di rimborso di eventuali spese sostenute". Così la replica dei collaboratori della sottosegretaria Maria Elena Boschi ad alcuni articoli del Fatto Quotidiano, nei quali il giornale di Travaglio ha raccontato di alcune trasferte "private" e "non istituzionali" in diverse parti d'Italia, accompagnata da scorta e da un "agente di sicurezza". Particolare attenzione, il Fatto, la dedica a un weekend che la Boschi ha trascorso tra il 17 e il 19 febbraio 2017 a Madonna di Campiglio, in provincia di Trento. Una trasferta assolutamente top secret, nel senso che, diversamente da quanto viene normalmente fatto, nè il prefetto nè il sindaco di Pinzolo (di cui Madonna di Campiglio è una frazione) erano stati preventivamente informati. Una prassi normale, quando a muoversi è un membro del governo, ma che con la Boschi non è stata seguita. La Boschi, a seguito di quella visita, non ha presentato alcuna richiesta di rimborso istituzionale, relativa a pranzi o notti in albergo. Il presidente della Provincia Rossi, che l'aveva accolta l'anno prima quando si trovava in campagna elettorale, dice di "non ricordare" se ha visto o meno la Boschi in quei giorni. Una versione che pare evasiva e poco credibile: chi la Boschi l'ha vista (Vegas, ad esempio) se la ricorda eccome... Non foss'altro per la sua indubbia grazia. Leggi anche: Il politologo Ricolfi: per il bene del Pd è meglio che Maria Elena faccia un passo indietro

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