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Bruno Vespa: "Caro Juncker, non ci sarà nessun salto nel buio"

Eliana Giusto
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Juncker da quattro anni "presiede la Commissione europea (Partito popolare) dopo essere stato per diciotto presidente del Consiglio del suo paese e prima ancora ministro del Tesoro e delle Finanze. Grazie a lui, il Lussemburgo è diventato un legalissimo paradiso fiscale". Bruno Vespa, nel suo editoriale sul Giorno, attacca: "Il fatto che il capo di un paese microscopico" "ne guidi altri 27 enormemente più grandi la dice lunga sulle stravaganze di questa Europa". Tanto che "l'altro giorno Junker, con sbalorditiva impudenza diplomatica e imprudenza politica, ha previsto per l'Italia lo scenario peggiore on un governo non operativo" dopo le elezioni. Salvo smentirsi quattro ore dopo, ma a mercati finanziari ormai chiusi a leccarsi le ferite". Leggi anche: Bruno Vespa: "Vi spiego perché in caso di pareggio non si tornerà al voto" E attenzione, perché Juncker, continua Vespa, non ha ragione: "Come ha detto Gentiloni giovedì a Porta a porta, provocando la ritrattazione di Juncker, l'Italia non farà salti nel buio. Il piccolo Belgio è stato 535 giorni senza governo e ha avuto nel periodo una crescita eccellente. La grande Germania è da cinque mesi senza governo e i mercati non se ne sono accorti. A parte l'enorme debito pubblico (affiancato da un enorme risparmio privato), l'Italia sta meglio della Francia: ma nessuno a Bruxelles è disposto ad ammetterlo. Se in assenza di risultati elettorali chiari il 5 marzo si scatenasse una speculazione sui nostri titoli, sarebbe appunto una speculazione, perché i conti fondamentali dell'economia non si sposterebbero di un millimetro nel medio periodo". Come finiranno le elezioni non si può sapere ma "una Grande Coalizione Pd-Forza Italia potrebbe non avere i numeri sufficienti, ma potrebbe essere la base di una maggioranza più ampia ed eterogenea. In ogni caso, nessun salto nel buio. Con buona pace di Juncker".

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