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Berlusconi: "Non mi candido, il Pdl farà le primarie"

Berlusconi, conferenza stampa a Villa Gernetto

Andrea Tempestini
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"Mi spiace di avervi disturbato, non era previsto questo incontro con la stampa, ma ieri il tribunale di Milano ha presentato una sentenza incredibile e intollerabile, nella quale vengo presentato come un individuo dotato di una naturale capacità a delinquere. Non credo di poter accettare una cosa del genere. Ho ragionato a lungo su questo avvenimento". Ha esordito così Silvio Berlusconi in apertura dell'attesissima conferenza stampa a Villa Gernetto, a Lesmo, in provincia di Monza. Il Cavaliere torna a parlare poche ore dopo la "mezza retromarcia", in cui aveva annunciato di voler restare in campo per riformare della giustizia, una presa di posizione arrivata pochi giorni dopo la nota in cui annunciava il ritiro dalla corsa alla premiership e lanciava le primarie del Pdl. Ma, di fatto, Berlusconi ribadisce le intenzioni: "Confermo la mia decisione di qualche giorno fa di non presentarmi come candidato alla presidenza del Consiglio in modo di facilitare l'unione di tutti i moderati. Confermo integralmente il mio messaggio agli italiani e quindi si terranno le prmiarie, e credo che questo possa dare vita a un confronto di personalità e idee molto positivo con protagonisti degni di rappresentare gli italiani". Ma Berlusconi, aggiunge, resterà in campo, non abbandonerà l'agone politico per riformare e modernizzare il Paese. Ma soprattutto, ha spiegato nel corso di un durissimo attacco a Mario Monti e alla Merkel, "stiamo pensando di togliere la fiducia a Mario Monti". Cambio di prospettive - L'ex premier, alla luce della durissima sentenza del Tribunale di Milano, spiega: "Ho cambiato il programma che mi ero dato, un programma che andava al di là della politica. Intendo dedicare la massima parte del mio tempo al mio Paese e continuare l'opera di modernizzazione cho ho iniziato nel 1994". Berlusconi spiega che "a seguito di ieri, ho cambiato il programma che mi ero dato", ossia "dedicare il mio impegno alla fondazione che si è data la missione di costruire ospedali per bambini nel mondo e all'Università della Libertà, e poi dedicarmi a una certa squadra di calcio, il Milan, che in questo momento ne ha di bisogno". Il punto è chiaro: "Senza un cambiamento questo Paese non è governabile. Si deve fare la riforma della Costituzione". Silvio spiega che "continuerò ad essere presidente del mio movimento e continuerò a partecipare alle decisioni che dovremo assumere come succcesso nel passato". Quindi specifica: "Io non discendo in campo, resto in campo. Non mi sono mai ritirato, mi sono ritirato dalla candidatura alla presidenza del Consiglio". A lato pratico, aggiunge, "riprenderò le dichiarazioni e le visite in tv". Quindi la battuta: "Sono disponibile a un invito di Vespa, e anche dei Tg. Sono assente da quasi un anno da qualsiasi telegiornale". Per fugare ogni dubbio, Silvio spiega: "Non parteciperò alle primarie del Pdl, il fondatore del Pdl non può partecipare". Il programma: "Aboliremo l'Imu" - Il Cavaliere dopo aver spiegato che resterà in campo come leader del Pdl, disponibile con i media e la stampa, e poi cita i punti del programma elettorale. Tra questi, per primo, la necessità di abbassare le tasse e togliere l'Imu, con "l'impegno che nessun'altra tassa sulla casa sarà messa". Tra le altre priorità, calmierare l'azione di Equitalia e un giro di vite sulle intercettazioni. Oltre, ovviamente, alla prioritaria riforma della giustizia. Riforma della giustizia - Berlusconi ha ribadito che "la nostra non è una vera democrazia. Oggi, piuttosto, è una dittatura dei magistrati. E' una magistratocrazia. E non possiamo ancora accettare questa situazione". Per questo, ha aggiunto, "io mi sento in dovere di mettere davanti a tutto nel mio prossimo impegno politico un'azione per la riforma della giustizia in Italia, affinchè non possa capitare più a nessuno quello che è capitato a me. Io negli anni che hanno interessato la sentenza facevo il presidente del Consiglio e non avevo alcun potere gestionale su Mediaset". E per spiegare perché ritiene necessaria la riforma della giustizia, Berlusconi ha parlato della sentenza nei confronti degli scienziati in merito al terremoto dell'Aquila: "Una follia la sentenza di condanna". Poi ha detto altrettanto del "carcere per un giornalista", riferendosi ad Alessandro Sallusti. Alle due sentenze, il Cavaliere ha accumunato "la condanna di ieri contro di me" sul processo Mediaset. "Riformare il fisco" - Tra le altre priorità, quella di cambiare il fisco: "C'è una estorsione fiscale che fa parte di un regime di polizia tributaria", ha spiegato Berlusconi, criticando senza il ricorso a metafore il sistema di riscussione tributaria e il sistema di giustizia. "Si sta tutti male, gli italiani sono spaventati dalle tasse elevate, dai blitz della Guardia di finanza, da questo sistema violento di trattamento dei contributi. Hanno paura a spendere, non consumano quanto consumavano prima. Si deve porre fine a questa situazione, e lo si fa cambiando totalmente la politica imposta all'Italia dalla Merkel".

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