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Gianfranco Fini e l'uvaOra Alfano è tornato senza quid

Angelino gli ha detto no e il presidente della Camera perde la testa: "Così il Pdl ha già perso". E attacca pure l'amato Monti...

Ignazio Stagno
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"Alla pensione non ci penso anche se avrei maturato i requisiti". Gianfranco Fini dal salotto di casa Casini, il Messaggero, puntualizza due cose. La prima è che lui da parte non si fa e vuole restare attaccato alla poltrona di parlamentare. La seconda invece è che ha ripreso a fare il suo sport prefrito: criticare il Pdl. Guarda caso Gianfranco ricomincia a fare il criticone dopo che Angelino Alfano gli ha sbattuto la porta in faccia. E sul segretario del Pdl comincia ad andare giù pesante. "Non capisce, o forse finge di non capire per la mancanza del quid. Io mi riferivo ad un centrodestra dal consenso doppio all'attuale, che invece si è dissolto". Ora Fini dice ad Alfano di non avere il quid necessario. In più lo attacca pure sulla sua visione per le alleanze. Come dire, tutti non valgono niente senza di me. "In questo modo il massimo delle alleanze che Alfano può fare è con la Lega di Maroni e la Destra di Storace". In più Gianfranco è pure scettico sul futuro dello stesso Alfano: "Vincerà sicuramente le primarie, ma non so se farà il candidato premier. In questo modo Alfano dà vita ad un Pdl che ha già perso". Insomma è bastato un semplice "no" di Angelino per far ricambiare idea a Fini. Alfano è tornato senza quid, sta dando vita, secondo Gianfranco ad un Pdl senza futuro e fa alleanze poco appetibili. e pensare che solo qualche giorno fa il leader di Futuro e libertà aveva proprio fatto una serenata sotto il balcone di Alfano. Il mattone in testa che ha ricevuto, però, deve avergli fatto perdere l'orientamento. Tanto che ne ha persino per l'amato Mario Monti. "I suoi ministri sono insensibili nei confronti dei malati di Sla e hanno annunciato la tassazione delle pensioni di guerra nel giorno dell'anniversario di Nassirya". Tutti hanno colpe tranne lui. Per Fini il Pdl e chi lo vuole fare fuori è diventato come l'uva per la volpe. Solo che lui rischia stavolta di non assaporarla più.

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