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Forza Italia, ecco tutti i delusi che potrebbero lasciare il partito

Andrea Tempestini
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Chiuse le liste, inizia il terremoto. I malumori si sono manifestati da subito, appena l'ufficialità era stata sancita dall'elenco. Nella tribolata Forza Italia il più arrabbiato è Claudio Scajola, il ligure campione di preferenze, escluso dalle Europee senza aver ricevuto, racconta, alcuna spiegazione. E così, Scajola, come Bonaiuti e chi prima di Paolino, ora sarebbe pronto a lasciare gli azzurri, e in un'intervista di fuoco concessa a Repubblica non fa nulla per nasconderlo. I nomi - Ma non c'è solo Scajola. Secondo quanto rivela Repubblica, sia alla Camera sia al Senato diversi esponenti di Forza Italia e di Gal starebbero aspettando il risultato del voto per approdare a Ncd: se Angelino Alfano raggiungesse il 4%, come ampiamente pronosticato, in molti potrebbero dire addio al tribolato partito di Silvio Berlusconi. Nel dettaglio, si parla di trattative aperte con Pietro Langella, Francesco Amoruso e Francesco Bruni. Sullo sfondo, però, non solo il Ncd di Alfano: c'è infatti chi potrebbe accasarsi anche in Scelta Civica, il centrino di Mario Monti, per il quale starebbe agendo Alberto Bombassei, che viene indicato in "pressing" sugli azzurri. Casi rientrati - Per quel che riguarda Alfano, il compito di "attrarre" gli azzurri delusi sarebbe stato delegato a Nunzia De Girolamo e Maurizio Sacconi, i due capigruppo di Montecitorio e Palazzo Madama: il loro obiettivo è quello di strappare, dopo il 25 maggio, tra i 10 e i 15 senatori. Tra i casi rientrati, quello di Gianfranco Micciché, che aveva minacciato ritiro e abbandono del partito nel caso in cui non avesse ottenuto garanzie sull'appoggio in campagna elettorale in Sicilia, regione dove il partito è guidato dal suo avversario interno, Antonio Gibilino (Micchiché avrebbe ottenuto tutto quello che chiedeva). Infine, qualche malumore per la candidatura di Ylenia Citino, 27 anni, ex tronista di Uomini e Donne, una nomina che non sarebbe piaciuta a Francesca Pascale.

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