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Forza Italia, Berlusconi: "Non più 800 euro, aumenterò le pensioni minime a 1000 euro"

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi prosegue la sua campagna elettorale. Il Cav crede nella rimonta e così non risparmia energie e in un'intervista al Tg4 annuncia il suo programma elettorale per le europee... e non solo. Infatti l'ex premier punta decisamente alle politiche per il 2015 e così ha già pronta la sua agenda di governo: "Sono stato l'unico Presidente del Consiglio che ha alzato a 1 milione di Lire per 13 mensilità tutte le pensioni che erano di molto inferiori. Lo dico in maniera impegnativa: quando il nostro movimento avrà di nuovo la responsabilità di governo, una delle primissime cose che faremo nel primo consiglio dei ministri sarà aumentare le pensioni minime a 800 euro. E probabilmente -stiamo facendo i conti con il bilancio pubblico- anche a 1.000 euro".  "Renzi nemico dei pensionati" - Il leader di Forza Italia ha poi bacchettato Matteo Renzi e le misure del governo: "Nemico dei pensionati mi sembra eccessivo: come si fa ad essere nemici di una categoria come quella dei nostri papà e delle nostre mamme. Che si è dimenticato dei pensionati, certamente. Perché non solo non prenderanno il bonus di 80 euro, ma dovranno pagare un'imposta sulla casa che è stata triplicata rispetto a quella del governo Monti. Noi l'avevamo abrogata del tutto- e dovranno anche pagare più imposte sugli interessi che le banche o la posta danno sui loro risparmi di tutta una vita. C'è stato un aumento inspiegabile per me del governo dal 20 al 26% dell'imposta sul reddito di questi depositi".  Immigrazione - Infine il Cav parla anche di immigrazione e afferma: "L'operazione Mare Nostrum per il pattugliamento del Mediterraneo e il controllo del'immigrazione può diventare una catastrofe? Appare così e soprattutto sarà una catastrofe quando arriveranno qui non 800mila, ma più di un milione di persone che fuggono da situazioni terribili. Io ero riuscito a fare accordi non solo con la Libia ma anche con gli altri Paesi del Nord Africa a l'immigrazione clandestina era praticamente sparita. Questo governo è inerte rispetto al rapporto con l'Unione Europea che dovrebbe intervenire con urgenza, con capitali e mezzi, magari suddividendo in quote per ogni Paese gli immigrati che arrivano. È davvero triste prendere atto che Bruxelles quando c'è da imporre dei vincoli, anche magari contrari alle esigenze dei cittadini, vadano velocissimamente, quando si tratta di dare una mano su un fenomeno grave e serio, ci mettono così tanto tempo".

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