Luigi Di Maio superstar, sul treno tutti in fila per un selfie con lui
Penna alla riscossa
Sandro Ruotolo
Giornalisti in politica. L'esercito è pronto. In parlamento la rassegna stampa la faranno dierttamente i candidati. Sono tanti. E i nomi delle penne di lusso riempiono le liste di tutti i partiti. L'ultima in ordine di tempo è quella di Augusto Minzolini che dovrebbe candidarsi nelle liste del Pdl. Ma nelle scorse settimane il piccolo esercito di cronisti che vuole una poltrona in parlamento ha buttato giù la maschera ed è approdato nei listoni. Maurizio Torrealta, giornalista di Rainews, e autore del libro "La Trattativa" va dierettamente nella lista di Antonio Ingroia. Sempre con l'ex pm c'è Sandro Ruotolo, uno della squadra di Michele Santoro. Con la lista arancione ci sono anche Saverio Lodato, giornalista dell'Unità e Sandra Amurri de Il Fatto quotidiano. Nel Pd invece c'è Corradino Mineo, direttore di Rainews24. Mario Sechi ex direttore de Il Tempo va nella lista di Scelta Civica per Monti. "Sono stati tre anni bellissimi, ma oggi è il mio ultimo giorno da direttore de Il Tempo", ha detto Sechi lasciando il quotidiano. "La possibilità che mi viene offerta di servire il Paese è un onore". Da aggiungere al "partito dei giornalisti" ci sono pure Massimo Mucchetti del Corriere della Sera che va con il Pd. Poi c'è anche Rosaria Capacchione che per il Pd sarà capolista in Campania e Oscar Giannino candidato premier per Fare per Fermare il declino. Voce fuori dal coro è quella di Enrico Mentana. Il direttore di Tg La7 bacchetta i colleghi e con un tweet afferma: "Cari Minzolini, Ruotolo, Mineo, Mucchetti, Giannino, Sechi. Del giornalismo si diceva 'sempre meglio che lavorare'.Della vostra scelta, pure".
i più letti
Condividi le tue opinioni su Libero Quotidiano
Commenti all'articolo
daniele iannone
22 Gennaio 2013 - 09:09
Ah no,lui non è giornalista è portavoce....
Report
Rispondi
ghorio
21 Gennaio 2013 - 19:07
Sinceramente la battuata di Mentana sui giornalisti che si sono candidati non la condivido. La candidatura di giornalisti del resto non è una novità: semmai adesso si approfitta di più della nomea, con la visibilità televisiva. Ad ogni modo non la vedo negativa la scelta, sperando che dalle prediche fatte nascano poi le conseguenze positive, senza "razzolare". Dei nomi del passato si possono ricordare. Giovanni Artieri, Mario Tedeschi, Egidio Sterpa, tra l'altro diventato ministro, e proseguendo Enzo Bettiza,Paolo Guzzanti, etc. Certamente le candidature attuali meritano molto più attenzione di personaggi alla moda, come quelli dello spettacolo e dello sport, che poi non lasciano traccia.Giovanni Attinà
Report
Rispondi
alvit
21 Gennaio 2013 - 19:07
mi ci ficco!!!! Non credo che questi schincapennini riescano a prendere quanto ciò che elargisce il solito pantalone. Dove ci sono i soldi facili ci si butta a capofitto. Poveri travet comandati dai capetti di partito.
Report
Rispondi
Mostra più commenti