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Silvio Berlusconi, la sentenza sulla Legge Severino: "A settembre sarò candidabile". Renato Brunetta: "Così cambia tutto"

Giulio Bucchi
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"A settembre cambia tutto. Se a Berlusconi viene restituito l'onore e l'elettività, cambia tutto. Nello scenario politico, nel centrodestra, nei rapporti con la Lega, nei rapporti con Renzi. Cambia tutto". Ne è sicuro, Renato Brunetta. Il capogruppo dei deputati di Forza Italia e in generale tutti gli azzurri attendono con ansia e ottimismo metà settembre, quando a Strasburgo la Corte europea dei diritti dell'uomo sarà chiamata ad emettere la sentenza sul ricorso di Silvio Berlusconi contro la legge Severino. Incandidabilità e retroattività - Se i giudici europei giudicheranno illegittima l'applicazione retroattiva della legge che lo scorso novembre ha escluso Berlusconi dal Senato rendendolo incandidabile (dopo la condanna al processo Mediaset), allora il Cavaliere potrà tornare davvero in lizza, in prima fila nella lotta con Matteo Salvini per la leadership del centrodestra.  Il caso De Magistris - C'è poi un altro appiglio giudiziario: il 20 ottobre la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tar di Napoli che ha congelato la sospensione del sindaco Luigi De Magistris. Anche qui c'entra la Severino, la cui applicazione retroattiva secondo il Tar vìola gli articoli "2, 4, 51 e 97 della Costituzione".

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