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Pd, aria di scissione: la sena dei 10 onorevoli contro Renzi. Il documento: "Molte fini, un nuovo inizio"

Giulio Bucchi
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Una cena tra 10 dissidenti del Pd e freschi fuoriusciti, per capire come far cadere Matteo Renzi e far nascere un nuovo partito a sinistra del Partito democratico.  Il ristorante toscano, in pieno centro a Roma. è in via della Vite. Secondo il Corriere della Sera hanno partecipato Stefano Fassina, Monica Gregori, Alfredo D'Attorre, i primi due già ex e il terzo sulla strada dell'addio. Al loro tavolo, appartato, ci sono anche gli onorevoli Carlo Galli, Vincenzo Folino e il prodiano Franco Monaco, i senatori Corradino Mineo e Maria Grazia Gatti e altri due deputati toscani. Assente ma come se ci fosse stato un anti-renziano della prima ora come Walter Tocci. "Molte fini, un nuovo inizio" - Al centro della serata il documento ormai non più tanto segreto del professor Galli dal titolo che è tutto un programma: "Molte fini, un nuovo inizio. Tesi per una sinistra democratica sociale repubblicana". "La grande decisione - si legge - è oggi se ci sia spazio per la sinistra e, in caso affermativo, se tale spazio sia interno o esterno al Pd". La tesi di Galli e degli altri dissidenti dem è una condanna a 360° del Renzi "leader paracarismatico" che ha "ridotto all'obbedienza" il Parlamento e che ha trasformato il Pd in un "partito di centro che guarda a destra". Insomma, di spazi di mediazione pare ce ne siano pochi, forse nessuno. Sarà scissione, magari "consensuale" come auspicato da Monaco? Per ora resta più un sogno di un'ipotesi concreta, perché, spiega D'Attorre, nonostante "il livello di disagio sia arrivato a un livello di guardia" e "tanti parlamentari sono stanchi di essere irrisi", "per molti agisce ancora il senso di responsabilità di chi viene dalla tradizione comunista".

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