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Caso banche, Sergio Mattarella avvisa Renzi e Boschi: "Accertare le responsabilità in modo attento e rigoroso"

Giulio Bucchi
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Accertare in modo "rigoroso e attento" le responsabilità per le vicende che hanno coinvolto alcune banche locali, tenendo conto che il sistema creditizio italiano si è dimostrato "più solido di altri" e ricordando che sul fronte della "trasparenza", della "correttezza" e della "educazione finanziaria" la Banca d'Italia "sta utilmente operando". Il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale in occasione dello scambio di auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, avrà fatto fischiare le orecchie a più d'un rappresentante del Pd. "Un discorso molto bello, ottimo", ha sbrigativamente commentato Matteo Renzi, e proprio il premier, insieme al suo ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, sono i politici chiamati più in causa dallo scandalo delle popolari, Banca Etruria in testa. E se il Colle chiede di accertare le responsabilità (anche politiche) di quanto accaduto in questi mesi (ultimo passo: il conflitto d'interessi della Boschi) e invita tutti alla "trasparenza" e alla "correttezza", diventa impossibile non pensare al Nazareno. "Trasparenza e correttezza" - "Di fronte a gravi recenti episodi, relativi ad alcune banche locali, che hanno suscitato comprensibile preoccupazione, si stanno approntando - ha sottolineato il Capo dello Stato - interventi di possibile sostegno, valutando caso per caso, al fine di tutelare quanti sono stati indotti ad assumere rischi di cui non erano consapevoli". "Occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l'etica degli intermediari, bancari e finanziari. Oltre a rafforzare le cautele e le regole, bisogna incentivare progetti e iniziative di educazione finanziaria. In questo senso - ha sottolineato Mattarella - sta utilmente operando la Banca d'Italia". Il fronte europeo - "Il nostro sistema creditizio - ha rivendicato ancora il presidente - ha resistito ai colpi della crisi, dimostrandosi più solido di altri. Lo attesta il fatto che non abbiamo dovuto effettuare salvataggi bancari miliardari, a differenza di quanto avvenuto per le banche di altri Paesi dell'Unione europea, dove debiti privati sono stati trasformati in debiti pubblici". "Sul fronte europeo, dopo avere responsabilmente approvato mediazione compromessi per giungere a soluzioni condivise, abbiamo il dovere di chiedere - come ha fatto il governo - che siano integralmente onorati gli impegni previsti in materia di Unione bancaria. Rassegnarsi a una Unione bancaria lacunosa e vulnerabile - come hanno evidenziato, del resto, anche la Commissione europea e la banca centrale europea - esporrebbe l'intera Europa - ha concluso Mattarella - a rischi di carattere sistemico".

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