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Berlusconi, la strategia: D'Alema al Colle per dividere il Pd

Massimo D\'Alema e Matteo Renzi

Nicoletta Orlandi Posti
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Il tentativo di portare un uomo di centrodestra, un moderato al Quirinale sembra essere in stallo, ma il Cavaliere ha la mossa di riserva. Silvio Berlusconi è pronto a sostenere come successore di Giorgio Napolitano al Colle Massimo D'Alema. Secondo i piani del leader del Pdl, Baffino potrebbe sarebbe la persona giusta. Di certo non è un giustizialista come tanti altri, va ripetendo Berlusconi a suoi, e tra i due c'è da sempre una sorta di reciproca stima: "Da Massimo mi sento più garantito che da Prodi o da altri che vorrebbero imporci", avrebbe detto ai fidatissimi. Ma, soprattutto, nel momento in cui farà il suo nome getterebbe nello scompiglio l'intero Partito democratico. "D'Alema", secondo i ragionamenti di Berlusconi che già pensa alle prossime elezioni, "ci consente di piazzare comunque al Colle un politico ostile a Renzi, che sarà con molta probabilità il mio avversario politico". Con queste argomentazioni, rivela Repubblica, andrà a trattare con Pier Luigi Bersani, contando sulla rivalità tra il segretario Pd e il sindaco di Firenze. Al tavolo comunque si presentera con altri due nomi di riserva: Giuliano Amato e Franco Marini, che vengono considerati da Berlusconi "il male minore". Non sembra invece aver ricevuto particolare apprezzamento da parte del Cav la proposta di Mara Carfagna: Emma Bonino. Anche se, va detto, anche Agusto Minzolini non la escludeva dalla rosa dei votabili dal Pdl. 

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