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Governo, Fassina e Damiano: "Non dovevamo fare il governissimo"

Stefano Fassina

Il neo-viceministro dell'Economia e il presidente della Commissione Lavoro pensano già ad affossare Letta. E ritorna l'incubo del governo Prodi...

Sebastiano Solano
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di Sebastiano Solano "Questo non è un governo di legislatura, nessuno di noi sta serenamente nell'esecutivo con il Pdl, il senso politico del governo Letta  è che è un governo di emergenza, eccezionale, che mette insieme forze che rimangono alternative". A dichiararlo è Stefano Fassina, che con queste parole suona il de profundis del governo di larghe intese guidato dal suo compagno di partito, Enrico Letta.  Fassina contro Letta - Come dire, a volte ritornano. Ricordate il governo Prodi? Quello dove alcuni ministri approvavano provvedimenti e altri ancora, al contempo, scendevano in piazza a protestare contro quegli stessi provvediementi? Il copione è lo stesso. Appena nominato vice ministro dell'Economia, invece di occuparsi di come abolire l'Imu o di come abbassare le tasse sui cittadini e sul lavoro, il primo pensiero di Fassina è quello di sparare alzo zero contro il governo Letta, che già di per se si regge su un equilibrio a dir poco precario.  Gli altri frondisti - Ma Fassina non è il solo. Già Rosy Bindi ha usato, se possibile, parole altrettanto dure nei confronti del governo Pd-Pdl. Senza contare l'ala movimentista del Pd - da Laura Puppato a Michele Emiliano, da Pippo Civati ai prodiani - da giorni in fermento e pronta a far saltare il banco alla prima occasione. A fare eco alle dichiarazioni di Fassina, sempre nel solco della tradizione inaugurata con il governo Prodi, è Cesare Damiano, appena nominato alla presidenza della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. "Sono stato contro il governissimo e secondo me non dovevamo farlo perché è il contrario di quello che abbiamo spiegato ai nostri elettori in campagna elettorale", ha spiegato Damiano. L'incubo del governo Prodi - A quanto ci risulta, però, Damiano non ha fatto così tante storie quando è stato nominato alla delicatissima Commissione Lavoro, dalla quale passeranno tutti i provvedimenti necessari  a risollevare dalla crisi economica imprese e lavoratori. Insomma, nel Pd si fa ormai a gara per distinguersi. E i primi sono prorpio quelli che hanno responsabilità di governo, che sono anche quelli politicamente più pericolosi. La domanda è sempre la stessa: ricordate il governo Prodi?. L'incubo si avvicina.

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