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L'onorevole e le dimissioni: "Ho firmato le dimissioni ma ho il mutuo...Io conto meno di Dudù"

Lucia Esposito
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Il Fatto lo ha battezzato "il milite ignoto" di Forza Italia. Non è tra i parlamentari più conosciuto, non è di quelli che vanno sui giornali tutti i giorni. Come la maggior parte dei parlamentari azzurri, ha firmato la lettera di dimissioni ma non è affatto convinto di aver fatto la scelta giusta. E non solo per motivi politici, ma anche economici. La sua condizione è quella di chi vive nel limbo, il posto adesso ce l'ha ma chissà domani... Lo sfogo Così lui si sfoga col quotidiano di Padellaro: "Mi hanno fatto frmare le dimissioni durante la seduta alla Camera, nemmeno la cortesia di una spiegazione. Scrivi e firma. Vedesse donne, le amazzoni, come hanno subito conquistato la prima fila. Guerriere dell'esercito di Silvio, sanno che i voti li hanno ancora e si impegnano per rinconquistarsi la rielezione. Guerriere dell'esercito di Silvio, sanno che i voti ce li hanno ancora e si impegnano per riconquistarsi la rielezione. Io invece, e con me altre decine di nullatententi, siamo carne da mandare prima in guerra e poi al macello. Non siamo i fidatissimi, abbiamo amicizie oblique. Neanche ti calcolano, ti salutano. Anche l'assemblea faceva paura, altro che Forza Italia sembra il partito comunista. Finisce male questa storia, lo senti". L'anonimo onorevole è disperato: se perde lo scranno non più più tornare a Roma. Lamenta che ha trascurato lo studio e dirottato i clienti ad altri colleghi. "Non vorrei imiare Razzi ma uno si fa due conti. Al mio secondo mandato mi sono detto: posso farmi il mutuo. E' alto, era un passo necessario.  Il mutuo Ma se esco di qui prima del previsto, i conti sballano. E' la vita di un uomo che ha la famiglia e nessun rispetto". Ma lo sfogo continua: "L'unica possibilità che ho per salvarmi è che non si vada alle elezioni. Farmi almeno questa legislatura per interno. Credo che il presidente Napolitano non voglia crisi curente e che Enrico Letta, da buon democristiano, sappia scegliere tra noi". E poi la conclusione in cui ammette che tra dieci giorni, rivelerà il suo nome e che per ora si inabissa: "Voglio bene a Belrusconi, ma non mi dà una sola possibiltià di spiegargli il mio stato d'animo. E' circondato da pazzi furiosi". E quando il giornalista gli suggerisce di chiedere udienza, lui risponde: "Conto meno di Dudù".  Secondo voi chi è il deputato misterioso? Vota il sondaggio 

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