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Pietro Grasso, il programma di governo: patrimoniale e manette

Eliana Giusto
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Pietro Grasso manda a quel paese il Pd e si prepara a diventare leader politico. Dopo quasi cinque anni da presidente del Senato, Grasso studia da premier. A cominciare dalla sua dichiarazione, a fine settembre, a Napoli, "sono un ragazzo di sinistra" mentre era ospite di Pier Luigi Bersani fino all'addio a Matteo Renzi. E ora il presidente del Senato, che un sondaggio di Ipr Marketing per il Giorno dà già al 15 per cento, ha ricevuto anche la benedizione di Nichi Vendola. Quello che vuole, riporta il Giornale, è un partito giustizialista. Giustizia - Dal teatro degli Illuminati a Città di Castello, l'ex pm fonda la sua azione politica sul principio di legalità: "Oggi noi ci ripetiamo spesso che la legalità è parte essenziale del bagaglio democratico di una nazione". E pilastri del suo manifesto sono tre: giustizia, immigrazione libera e patrimoniale. Per quanto riguarda la giustizia Grasso vuole mettere corrotti e mafiosi sullo stesso piano. Ergo, potranno essere sequestrati i beni di chi è anche soltanto sospettato di corruzione. E ovviamente, intercettazioni senza limiti.  Immigrazione - L'ex pm non solo spera nel voto di fiducia per l'approvazione dello ius soli ma chiede il diritto di asilo politico per tutti gli immigrati. Lo ha ribadito il 3 ottobre rileggendo l'articolo 10 della Costituzione: "Lo straniero al quale si è impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge". Economia - Nel suo programma economico Grasso non punta al taglio del cuneo fiscale ma a una tassa sulla ricchezza. Leggi patrimoniale...

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