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Paolo Gentiloni, il piano di Matteo Renzi per non farsi fregare il posto: sarà al suo fianco in campagna elettorale

Giovanni Ruggiero
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Paolo Gentiloni sta diventando troppo ingombrante per Matteo Renzi. I sondaggi che rilevano la popolarità dei leader danno il presidente del Consiglio in testa ormai da tempo, un consenso che tracima anche tra altri big della politica da sinistra a destra, tutti accomunati in un immaginario partito di Gentiloni che avrebbe tutti i numeri per sostenerlo al governo per almeno un'altra legislatura. A sostenere Gentiloni, come riporta il Corriere della Sera, si sono registrati nel corso del tempo personaggi come Walter Veltroni, Enrico Letta, Romano Prodi e Francesco Rutelli. "Gentiloni? - ha detto sornione il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda - è sereno e più forte di quanto si immagini". Gentiloni può vantare ammiratori anche al di là della barricata, a cominciare da Silvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta e Fedele Confalonieri, tutti d'accordo sull'idea che nel caso di un governo di larghe intese, l'attuale premier sarebbe la figura ideale per tenere insieme una maggioranza trasversale. Renzi ha dovuto quindi modificare un po' i suoi piani per questa campagna elettorale. La linea del segretario del Pd prevedeva un solo leader sostenuto dal partito, più eventuali alleati superstiti, contro tutto e tutti. La dura realtà lo ha costretto a correggere la rotta, immaginando una battaglia per il voto a due punte, un modulo che potrebbe vedere l'applicazione plastica già il prossimo sabato, quando a Reggio Emilia il Pd riunirà tutti i suoi ministri e amministratori, compreso il premier previsto sul palco, in una sorta di investitura, il battesimo del tandem dem. Sarà il tentativo di Renzi di legare di più la sua figura con quella di Gentiloni, un segnale diretto anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che a risultati delle urne acquisiti dovrà incaricare la persona giusta per formare il governo.

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