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Eugenio Scalfari e il sospetto su Silvio Berlusconi: "Non sarà fedele al centrodestra salviniano"

Andrea Tempestini
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Nella consueta lenzuolata domenicale su Repubblica (oggi ancor più lunga rispetto al solito), Eugenio Scalfari ragiona sulle possibili soluzioni per avere un governo e sul ruolo di Sergio Mattarella. Ma ragiona anche su Silvio Berlusconi, sul quale nutre dei sospetti. Il fondatore di Repubblica scrive: "Ma il vero punto di dubbiosa fedeltà alla destra salviniana è Berlusconi. Abbiamo più volte definito Berlusconi come un autore che scrive il testo da recitare. E il medesimo autore si trasforma poi in attore che recita cambiando a suo piacimento il testo scritto da se stesso come autore". Leggi anche: Aiuto, Scalfari si è innamorato pure di Di Maio E ancora, prosegue Scalfari: "Lo vediamo così ed è piuttosto complicato vederlo all'opera anche perché non potendosi produrre in prima persona la sua recita è purtroppo per lui affidata ad altri i quali non hanno tutte queste qualità scenografiche e proprio per questo sono assai meno maneggevoli. Comunque - prosegue Barbapapà - di Berlusconi non si sa quello che farà quando tutti i nodi verranno al pettine e dovranno essere o sciolti o tagliati". Dunque, dopo aver ragionato sui consensi dei tre partiti dell'alleanza di centrodestra, arriva alle conclusioni: "Berlusconi non sa nemmeno lui quale sarà il suo finale, ma difficilmente quest'ultimo coinciderà con quello di Salvini, il quale vuole comunque tutto il potere assegnato a lui a cominciare dalla presidenza del Senato e a finire con un governo di chiusura per la buona specie. Una cosa però è certa - sentenzia Scalfari -: Berlusconi chiamato a onorare una statua greca che raffigura Salvini non ci sta. Il resto lo vedremo quando la campana di partenza suonerà i suoi rintocchi". Insomma, il pensiero del fondatore di Repubblica è piuttosto esplicito e si può sintetizzare così: Salvini farebbe bene a non fidarsi del Cavaliere...

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