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Impresentabili del M5s: che fine hanno fatto dopo l'inchiesta Rimborsopoli

Maria Pezzi
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I parlamentari grillini protagonisti dello scandalo "Rimborsopoli" erano stati banditi dal M5s. Anzi, no. A quasi due mesi dal voto, che fine hanno fatto gli otto parlamentari eletti e ripudiati dal Movimento?, si chiede La Stampa.  Di rinunce o denunce non c' è traccia. Una bella grana per il duro e puro Luigi Di Maio. Sono tutti al loro posto e tranquilli passeggiano nei cortili di Montecitorio e Palazzo Madama. Il senatore Emanuele Dessì è stato graziato e riammesso nel gruppo M5S. I senatori Carlo Martelli e Maurizio Buccarella, rieletti nonostante lo scandalo Rimborsopoli, sono insultati quotidianamente sui loro profili social dalla base. Ci faranno l'abitudine. "Non possiamo fare altro che eliminare i commenti", sospira Buccarella. "Solo se non avessimo firmato un documento in cui rinunciavamo alla nostra proclamazione, ci avrebbe denunciato", precisa Buccarella. "E io l' ho firmato, dandolo al mio referente del Movimento in Puglia, che poi lo ha depositato in Corte d' Appello. Ecco, dopo non so cosa sia successo. Evidentemente la Corte non lo ha preso in considerazione". Per approfondire leggi anche: Il servizio delle Iene sulla Rimborsopoli del M5s C'è poi il deputato Andrea Cecconi. Anche lui sospeso dal M5s per il caso Rimbrosopoli, è in attesa di una decisione. Spera ancora di essere graziato Salvatore Caiata, punito per non aver informato di un' indagine per riciclaggio a proprio carico. Insieme a lui, nel gruppo Misto alla Camera, ci sono anche la rieletta Silvia Benedetti, abbandonata per Rimborsopoli, il massone Catello Vitiello e Antonio Tasso, che continua ad utilizzare sui social l' immagine del Movimento nonostante sia stato interdetto dall' uso del simbolo. 

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