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Luigi Bisignani sapeva tutto: quando Gianroberto Casaleggio gli disse, "sarà governo Lega-M5s". E ora su Matteo Salvini...

Davide Locano
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Luigi Bisignani lo aveva detto e scritto già nel 2005: il governo? Sarebbe stato Lega-M5s, proprio quello che sta succedendo in questi giorni. E Bisignani ne scrive su Il Tempo, ricordando quanto gli disse Gianroberto Casaleggio a proposito del Carroccio e delle 5 Stelle: "Siamo fatti per piacerci". Parole consegnate nel corso di un incontro tenuto anni fa a Milano. "Da allora - scrive l'uomo che sussurrava ai potenti - ho seguito il filo del suo ragionamento, tanto che nel giugno del 2015 pubblicammo, proprio sul Tempo, la storia del patto segreto tra Salvini e Grillo". Leggi anche: Bisignani rivela: il nome del riciclato che si prenderà la Rai Il punto è che, ragiona Bisignani, "Casaleggio, visionario di destra, con i suoi ragionamenti mi aveva fatto riflettere sui temi comuni ai due schieramenti, dall'immigrazione al lavoro e al fisco", e via dicendo su molti altri argomenti. E ancora, Casaleggio lo fece riflettere "sul rapporto di grande sintonia tra la base dei parlamentari leghisti e di quelli grillini". Nello stesso tempo, prosegue il racconto, "dall'altra parte, mentre Matteo Renzi continuava a macinare errori, cresceva un ragazzotto bella borghesia milanese, Matteo Salvini, con buoni studi, una straordinaria forza fisica che gli permetteva, e gli permette ancora, di essere onnipresente". E quel Salvini si sarebbe preso la Lega Nord, trasformata in Lega punto e stop per prendere voti anche al Sud. Una missione che, ha dimostrato il 4 marzo, è riuscita. "Non potevano che piacersi, quindi, Lega e Cinque Stelle", sottolinea Bisignani. "Alla fine il collante del potere è stato più forte e già martedì entreranno trionfanti nei palazzi del potere". Quindi, il discorso si fa più politico: "Se Di Maio, che non è riuscito a vincere l'azzardo di arrivare a Palazzo Chigi, ha tutto l'interesse a conquistare la Farnesina e confrontarsi con le Cancellerie più importanti nel mondo, Matteo Salvini, al contrario, dovrebbe avere la forza di rimanere personalmente fuori dall'esecutivo per rifondare il centrodestra, con i consigli di Silvio Berlusconi". Per Bisignani, "entrare al governo è un rischio che al leader della Lega non conviene correre". Infine, la profezia sul futuro del Cavaliere. "Per quanto possa dispiacere, non solo Berlusconi ora si ritrova un delfino legittimato da 6 milioni di voti, proprio lui che un delfino non l'ha mai voluto, ma alcune delle personalità più vicine al Cavaliere, da Licia Ronzulli a Niccolò Ghedini e Paolo Romani, per non parlare di Giovanni Toti, sono convinte che ormai proprio Salvini sia la carta vincente per far trionfare il centrodestra alle prossime elezioni, considerato che con ogni probabilità il governo che sta nascendo, con un grillino all'Economia, avrà vita tortuosa".

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