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Emilia Romagna, indagati tutti i capigruppo del consiglio regionale per peculato

La procura di Bologna apre un'inchiesta sui soldi dei gruppi consiliari. L'accusa è di peculato

Ignazio Stagno
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Ancora indagati per spese pazze in Regione. Dopo gli scandali di Piemonte, Lombardia e Lazio, questa volta tocca all'Emilia Romagna. Nell'inchiesta della Procura di Bologna sui fondi del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, sono indagati tutti e nove i capigruppo dell'attuale legislatura (cominciata nel 2010). Si tratta dei capigruppo di Pd, Pdl, Idv, Lega Nord, Fds, M5S, Sel-Verdi, Udc e gruppo Misto. L'inchiesta che venne aperta nell'ottobre di un anno fa dalla procura di Bologna sulle spese dei consiglieri regionali, dopo che già era stato iscritto come primo indagato Paolo Nanni dell'Idv. L'ipotesi di accusa contro i consiglieri regionali indagati è di peculato. Secondo la procura i capigruppo si sono appropriati di denaro pubblico in dotazione ai singoli gruppi, ma di averlo speso con finalità diverese da quelle politiche. L'inchiesta è coordinata dalle pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi, che hanno delegato la Finanza a tornare oggi in Regione per approfondire alcuni aspetti dell'inchiesta per quanto riguarda le spese del mandato attuale. Nell'ottobre scorso la Finanza acquisì in Regione 400 faldoni di documenti per verificare il percorso del denaro.           

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