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M5S, l'sms ai parlamentari: "Non cedete alle provocazioni di Renzi"

Il leader pentastellato frena i suoi eletti davanti alle "offerte" del rottamatore. Il capogruppo avverte i grillini: "Non parlate, rispondiamo noi"

Ignazio Stagno
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Renzi chiama? E Grillo risponde picche. Il segretario del Pd ha provato ad aprire una breccia nel muro pentastellato, come fece Bersani qualche mese fa con tragici risultati, e dal fronte grillino arriva un secco "no" alle sirene renziane. Il rottamatore aveva detto rivolgendosi ai pentastellati: "Da soli non potete  fare nulla", invitando i pentasetllati al dialogo sulle riforme. Ma a quanto pare Beppe ha già dato mandato ai suoi di evitare qualunque legame e rapporto con il nuovo segretario del Pd. Grillo lo "sporco lavoro" per tenere a bada i suoi tentati dalle offerte di Renzi lo fa fare al nuovo capogruppo alla Camera Federico D'Inca che con un sms mandato ai parlametari afferma: "Non cedere alle provocazioni di Renzi su media, le risposte verranno date dai capogruppo M5S nelle sedi opportune. Grazie. F.D'Incà". Insomma un messaggio per zittire chi magari tra i pentastellati è più incline al dialogo. E come se non bastasse ci pensano a redarguire i pentastellati pure due "big" del M5S Luigi Di Maio e il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico. Di Maio ha sostenuto che "Renzi ha paura del Mattarellum e sta facendo di tutto per cucirsi il vestito su misura ma i 5 stelle voteranno solo per il ritorno della legge elettorale del '93". Mentre Fico ha accusato Renzi di mettere in piedi solo "un'operazione mediatica che serviva al Pd". 

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