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Gianfranco Fini, per il Corriere della Sera è come un "tossicodipendente all'ultimo stadio"

Andrea Tempestini
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Sono lontani i tempi in cui lo "strappo" sarebbe dovuto servire a detronizzare Silvio Berlusconi. Sono lontani i tempi in cui Gianfranco Fini veniva portato in palmo di mano da quella stampa che del Cav non ne voleva più sapere. E ora che lo stesso Fini ha di fatto annunciato di voler tornare in politica, ecco che anche chi un tempo lo "coccolava", ora, lo attacca. E lo fa in modo durissimo. Si parla del Corriere della Sera, del commento di Antonio Polito, in cui il paragone riservato al fu leader di Alleanza Nazionale è davvero tostissimo. Scrive Polito: "Più che esecrarli, dovremmo provare a capirli, e imparare a compiangerli, i politici che non vogliono mai smettere". Si parla di Fini, ovviamente. "In un Paese in cui tutte le persone normali sognano di andare in pensione al più presto, loro in pensione non vorrebbero andarci mai". Ed eccoci, al paragone: "E' una condanna, non una scelta. Come tossicodipendenti all'ultimo stadio, non riescono a portare fine al loro vizio, e se le inventanto tutte pur di continuare". Gianfranco, dunque, come un "tossicodipendente all'ultimo stadio". Touchè.

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