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Sanremo 2018, la brutta voce su Claudio Baglioni: cosa c'è dietro il "rinvio" di Ermal Meta e Fabrizio Moro per plagio

Giulio Bucchi
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Prima "sospesi", poi semplicemente "rinviati". Al Festival di Sanremo è il giorno del primo scandalo-plagio, quello di Non mi avete fatto niente. La canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro ricorderebbe in modo molto sospetto la quasi sconosciuta Silenzio, presentata a Sanremo Giovani nel 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascoli e misteriosamente "sparita" da questa mattina dal sito del Festival. Forse, è il sospetto dei più maliziosi, per farla apparire come una canzone inedita e non far incorrere Meta e Moro nella squalifica. Leggi anche: Baglioni, una bomba sul Festival: "Commissariato" dalla Rai Tutti, ufficialmente, hanno difeso i due musicisti, a cominciare da un imbarazzato Claudio Baglioni, presentatore e direttore artistico del Festival: "Non è un plagio musicale ma una auto-citazione di una parte di un brano che era già stato composto qualche anno fa", ha spiegato ai giornalisti nel primo pomeriggio, prima della decisione che finale non è. Meta e Moro avrebbero dovuto esibirsi questa sera ma saranno sostituiti da Renzo Rubino. A loro toccherà domani, sempre che ascolti ancora più attenti nelle prossime ore non portino alla loro definitiva squalifica. Ma in sala stampa continuano a correre voci: proprio Baglioni sarebbe per tagliare i due concorrenti big, la Rai vorrebbe prendere tempo. Per ora vince viale Mazzini.

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