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Ballarò, Fico (Rai) contro Giannini: "A Ballarò serviva un uomo Rai"

Luca Di Martino
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Non è ancora iniziato e già fa discutere sia a destra che a sinistra. Il nuovo Ballarò, condotto dall'ex vice direttore di La Repubblica, Massimo Giannini, si trova nel mezzo di una bufera polemica interna alla stessa azienda. A farsi sentire questa volta è stato il presidente della vigilanza Rai Roberto Fico che tramite un post pubblicato poi sul blog di Beppe Grillo ha buttato fango sulla nuova trasmissione. Il motivo, il troppo denaro, secondo le stime un milio che costerà alle casse della televisione di Stato. La nota negativa di Fico - "Riguardo alla scelta di Massimo Giannini per la conduzione di Ballarò, c'è un punto su cui non si può non riflettere: la Rai, con questa operazione, ammette implicitamente che tra i suoi 1700 giornalisti assunti non ne esiste uno in grado di condurre la trasmissione". Dopo il sindacato generale dei giornalisti della Rai (Usigrai) che per primi tuonarono sulla nomina di Giannini, perché non capivano il binomio spending review da un lato e la nomina esterna, ora è toccato anche al presidente della vigilanza Rai esprimere la sua opionione. "Perché non si è valutato di avviare una procedura di selezione interna?" si è chiesto il presidente Fico, e ancora: "Come è possibile che tra i tanti professionisti presenti in Rai non ci sia nessuno che possa ricoprire tale ruolo? Devo pensare allora che i giornalisti Rai non siano seri, capaci, in gamba? Magari qualcuno, ma non tutti. Senza considerare che scegliere un professionista interno comporterebbe un grande risparmio per l'azienda: Giannini si avvarrà di altri collaboratori esterni, mentre un giornalista Rai avrebbe magari coinvolto in questa esperienza altri colleghi".  Riassunto in un termine per Fico è "incomprensibile" questa scelta, e il fatto che il nuovo conduttore di RaiTre e il suo staff potrebbero costare circa un milione di euro. Mentre se si fosse scelto per una squadra interna, Viale Mazzini avrebbe invece fatto un'operazione quasi a costo zero. Lo staff e Benigni - Intanto secondo quanto racconta Dagospia, a pesare sull'ingaggio di Giannini sarebbero i contratti dello staff di Giannini. I collaboratori del conduttore sono tutti esterni alla Rai. Tra i nuovi arrivati ci sono Francesca Fagnani e Federico Mello da “Servizio Pubblico”, Francesca Biagiotti e Martina Cecchi de Rossi da “Piazzapulita”, Francesco Caldarola da “Matrix", Alessio Lasta da “La Gabbia” e passato poi a “Millennium”, e ancora Anna Bonalume, Cecilia Carpio, Claudio Pappaianni. E poi c'è Roberto Benigni. l comico toscano ha sputato fuoco e fiamme quando è stato presentato come sostituto di Maurizio Crozza anziché come ospite speciale. Un incidente diplomatico sul quale l'attore ha detto la sua tramite il suo legale chiarendo che Benigni "non sostituirà nessuno" e che la sua "sarà una presenza a titolo gratuito". Su questo punto lo si può credere sulla parola, sapendo che la società di produzione del comico, Melampo, ha chiuso il 2013 con un utile  da 2,7 milioni di euro.

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