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Cazziatone brutale a Lilli Gruber: "Faziosa". E adesso La7 rischia grosso

Alessandra Menzani
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Una bella strigliata per La7 e in particolare per Lilli Gruber. Agcom - il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - ha richiamato  La7 affinché nei programmi di informazione diffusi in occasione di future competizioni elettorali o referendarie venga garantito "un rigoroso rispetto dei principi di obiettività, completezza, lealtà e imparzialità dell'informazione e parità di trattamento tra i soggetti politici, nonché un equilibrato accesso e pari opportunità a tutti i candidati, anche attraverso l'uso delle immagini". Il richiamo ha tratto origine da un episodio avvenuto ad Otto e mezzo, andata in onda il 17 ottobre 2017. La conduttrice Lilli Gruber ha ricordato che Giorgia Meloni si trovava a Palermo per la campagna per le elezioni regionali in Sicilia; Meloni, nel confermare quanto detto dalla giornalista, ha mostrato i simboli elettorali presenti alle sue spalle relativi alla Lista Fratelli d'Italia - Noi con Salvini, lista che in Sicilia sostiene il candidato alla Presidenza della Regione, Nello Musumeci. Lo sfondo è rimasto visibile per tutta la durata dei diversi interventi di Meloni, anche quando è stata esaurita la trattazione delle tematiche connesse alla consultazione elettorale siciliana.  “Le immagini dei simboli - si legge nella delibera - possono catturare con decisione l'attenzione dei telespettatori, a maggior ragione se trasmessi negli ultimi giorni della campagna elettorale e possono influenzare inconsapevolmente l'elettore, in particolare se accompagnano la trattazione di questioni di carattere politico-istituzionale nazionale”.

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