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Europei di nuoto, Federica Pellegrini mostruosa: oro azzurro nella 4x200

Andrea Tempestini
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Una rimonta pazzesca, mostruosa, incredibile firmata da una strepitosa Federica Pellegrini: e per le azzurre è medaglia d'oro nell'attesa staffetta 4x200 stile libero agli Europei di nuoto a Berlino. Un oro impensabile all'inizio dell'ultima frazione, nuotata dalla campionessa veneta che ha recuperato 5 secondi, un distacco che pareva incolmabile. Così la Svezia si è dovuta arrendere alle nuotatrici azzurre; bronzo all'Ungheria. In vasca, insieme alla Pellegrini, Alice Mizzau, Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti. In mattinata la 4x200 sl rosa italiana si era guadagnata la finale con il primo tempo in 8'01''97 davanti alla Francia e alla Spagna.   L'impresa di Federica Pellegrini nella 4x200 Guarda il video   "Io marziana? No" - Dopo aver aggiunto l'ultimo tassello alla sua leggenda, a caldo, la Pellegrini ha commentato: "Non lo pensavo neanche io, ai 150 metri ho visto che lei virava (l'avversaria svedese, ndr) con due secondi di vantaggio, però ci ho provato e alla fine nell'ultimo 25 lei era abbastanza affaticata. Abbiamo chiuso bene, sono stata contenta". Così ai microfoni di Rai Sport, dove ha poi aggiunto: "Siamo contente, volevamo tanto questa medaglia. Ho avuto un po' di paura sul cambio, penso sia stato abbastanza tirato. Io marziana - si schermisce Fede -? Da sola non avrei fatto niente, poi il tempo non è stato così marziano, anche se l'ultimo 50 c'è sempre". Il parziale - Le azzurre hanno nuotato in 7'50''53 contro il 7'51''03 delle svedesi e il 7'54''23 delle ungheresi. Per la super rimonta, la Pellegrini ha nuotato la sua frazione in 1'56''52, bruciando la scandinava Gardell in 125 metri complessivi. Le azzurre, così, bissano l'oro ottenuto nel 2012 a Debrecen, con un'altra formazione in cui non c'erano la Pirozzi e la Luccetti (presente, invece, la Mizzau). Un successo, comunque, di una squadra che conferma la sua bontà soprattutto nello stile libero. La prestazione di Fede è stata accolta dal boato del Velodrome di Berlino. Da sogno, in particolare, gli ultimi 50 metri, quando la campionessa veneta ha compreso che l'impresa era realizzabile e, metro dopo metro, ha ripreso e superato la Gardell, che a fine gara si è resa conto di aver sprecato un margine che nessuno pensava colmabile. Delusioni - Per gli azzurri, nella giornata di giovedì, si segnala il sesto posto di Martina Carmignoli negli 800 col record personale di 8'32'58 (oro alla britannica Jazmon Carlin). Delusione per Luca Pizzini, solo sesto nei 200 rana, vinti dall'idolo di casa Marco Koch. Male anche Arianna Barbieri (ottava) e Carlotta Zofkova (sesta) nella finale dei 100 dorso: le due, rispetto agli Europei di due anni fa, finiscono nelle retrovie (oro a pari merito all'ungherese Katinka Hosszu e alla danese Mie Nielsen). Speranze - Buone notizie, invece, arrivano dagli 800 maschili, dove Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri (dopo, rispettivamente, il terzo e il primo posto nella finale dei 1500 sl) non si mostrano affatto sazi: i due si guadagnano un posto in finalissima nella batteria dominata da Pal Joensen, atleta delle Far Oer. Bene anche Luca Leonardi e Luca Dotto, che hanno centrato l'ingresso nella finale 100 stile libero: Leonardi ha vinto la propria semifinale mentre Dotto è arrivato secondo nella sua dietro a Florent Manaudou. Si qualificano per la finale dei 100 farfalla femminili anche le azzurre Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi. Finali - Quindi Matteo Pelizzari, che ha chiuso al 5° posto nella finale dei 200 delfino maschili, vinta dal danese Viktor Bromer. Infine, nelle semifinali dei 200 rana, c'è da segnalare un'altra eliminazione involontaria tra atlete azzurre: in questo caso è Giulia De Ascentis, bronzo europeo in vasca corta, che con il suo ottavo posto ha escluso dalla finalissima Elisa Celli.

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