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Scambio Vucinic-Guarin: rivolta dei tifosi nerazzurri

Il montenegrino è l'attaccante che da tempo chiedeva Mazzarri. Ha fatto bene a Roma e a Torino. Ora la nuova sfida a Milano

Ignazio Stagno
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Quando ormai sembrava tutto deciso, la brusca frenata. Pare che il presidente Thoir, dall'Indonesia, abbia dato l'ordine ai suoi uomini mercato di bloccare (momentaneamente) l'affare che prevede lo scambio Vucinic-Guarin. Una clamorosa marcia indietro, dettata anche dalle pesanti critiche dei tifosi nei confronti di tale operazione. La Curva Nord nerazzurra, infatti, ha diffuso un comunicato molto eloquente: "L'Inter gioca in Serie A e si merita una società da Serie A. Al signor Thoir consigliamo di dimenticarsi il baseball, il football, l'Nba. Non ci è chiaro cosa stia facendo, cosa abbia in testa. Ma vorremmo vedere meno sorrisi, sentire meno la parola business. Vorremo atti concreti", questa la dura presa di posizione dei sostenitori nerazzurri. I giocatori però insistono affinché lo scambio si faccia e le due società stanno cercando di trovare il modo di risolvere la situazione: inizialmente si parlava di scambio alla pari, ora però - secondo quanto riportato da Sky Sport - l'ipotesi più probabile è quella di uno scambio a titolo definitivo, con un conguaglio economico (circa 2-3 mln di euro) da versare nelle casse dell'Inter. Le parti, dopo la lunghissima riunione odierna, si sono date appuntamento a domani, fiduciose di riuscire a limare le divergenze che stanno frenando l'accordo. Intanto Thoir, attraverso un comunicato ufficiale apparso sul sito del club, ha risposto ai tifosi: "Nessuno è soddisfatto dei risultati recenti, ma sono un presidente tifoso abituato a risolvere i problemi in prima persona". Scambio a sorpresa - Dopo la sconfitta col Genoa, l'Inter prova a ripartire e a rafforzare la rosa. Mazzarri chiede innesti da tempo. E ora - visti i risultati negativi delle ultime settimane e la crescente delusione dei tifosi - il magnate indonesiano pare avergli dato ascolto. Ma per un Vucinic che arriva qualcuno deve partire, questa la nuova strategia di mercato del club. Il giocatore sacrificato è Guarin, già a Torino per sostenere le visite mediche. Nessun conguaglio economico a favore di una delle due società, si parla infatti di uno scambio alla pari e a titolo definitivo. La valutazione dei due calciatori - intorno ai 15 milioni - permetterà alle due compagini di mettere a bilancio una utile pliusvalenza, considerando che il costo dei due cartellini è stato già abbondantemente ammortizzato. Le reazioni dei tifosi - A Torino hanno accolto la notizia con felicità: Vucinic in questa stagione ha giocato molto poco (8 presenze e due soli gol) e il suo rapporto con il club di Corso Galileis non era più così solido. Situazione opposta a Milano, con i sostenitori dell'Inter "spiazzati" da questo scambio che, a loro modo di vedere, non accrescerà il potenziale tecnico della squadra. I tifosi sono sul piede di guerra e basta dare un'occhiata ai commenti sui vari social network per accorgersi di questo loro stato d'animo. "Non si vedeva un baratto così sconveniente dai tempi dei Babilonesi" scrive un deluso sostenitore su Twitter. "Il problema non è Vucinic. Il problema è dare Guarin alla Juventus. Roba da matti, malafede appurata!" il cinguettio di altro sostenitore, timoroso di dover rimpiangere il forte centrocampista colombiano, come fatto anni fa con le cessioni di Pirlo e Seedorf (passati al Milan in cambio delle meteore Guly e Coco). Ma anche Fiorello, interista doc, ha voluto dire la sua a proposito di questo inatteso scambio: "Sta cosa di Guarin è da... stavo per dire da 'incompetenti'. Ma non lo dico! Non si può rafforzare una squadra già fortissima!". Insomma, la prima mossa di mercato del neo presidente Thoir non ha convinto: ci sono però ancora dieci giorni di tempo, prima della chiusura del calciomercato, per far cambiare idea ai tifosi. Affari sull'asse Milano-Torino - Guarin in bianconero, Vucinic all'Inter. Chi ci guadagna di più da questo scambio? E' questo il tormentone delle ultime ore, la domanda che divide tifosi e addetti ai lavori. Il dibattito è aperto e bisognerà aspettare qualche settimana (almeno) prima di capire quale delle due società abbia fatto l'affare. In passato sono stati tanti i giocatori che si sono trasferiti da una sponda all'altra, direttamente o dopo passaggi intermedi: Sarti, Altobelli, Baggio, Serena, Causio, Tardelli, Schillaci e Peruzzi, fino ad arrivare alla recente "fuga" per Torino di Lucio. Alcuni di questi scambi, però, sono entrati nella storia e fanno capire perché i tifosi nerazzuri temano una nuova beffa. Nel 1976, per esempio, Boninsegna passò alla Juventus in cambio di Anastasi. Bonimba lasciò la società nerazzurra - convinta che la sua carriera fosse ormai finita - dopo sette stagioni da protagonista, riuscendo poi a giocare ad alti livelli per altre tre stagioni in maglia bianco-nera. Anastasi, invece, a Milano non lasciò il segno: due soli gol in altrettante stagioni da calciatore dell'Inter. Uno scambio più recente, forse ancora più clamoroso (e sconveniente), è quello tra Cannavaro e il portiere uruguaiano Carini. Era il 2004 e il futuro Pallone d'oro lasciò la Pinetina dopo due stagioni non proprio esaltanti, andando a rinforzare la difesa della Juventus targata Capello. L'estremo difensore sudamericano, invece, giocò solo una manciata di partite con il suo nuovo club prima di fare ritorno in patria.

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