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Santoro, la vera storia in Rai: 17 milioni per tre anni

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L'ex direttore generale di viale Mazzini Mauro Masi vuota il sacco: telefonate, pressioni, veleni dietro Michele & Co.

Giulio Bucchi
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La vera storia del mancato accordo con Michele Santoro: 17 milioni di euro in tre anni. Le mille telefonate di politici di destra e sinistra per piazzare amanti e amici sulla tv pubblica. Il programma subito naufragato (nonostante l'8,3% di share) di Vittorio Sgarbi con la capra in diretta. In più Trani-Zimbabwe, sulla vicenda Agcom. Attenzione: sta per uscire il libro scritto da Mauro Masi, ex direttore generale della Rai e predecessore di Lorenza Lei, sui suoi 800 giorni al vertice dell'azienda televisiva. Un testo scritto a quattro mani con l'inviato del Corriere della Sera, Carlo Vulpio. Titolo: Un nemico alla Rai, edito da Marsilio. Uscita prevista per il 4 aprile, ma i contenuti sono trapelati ed è caccia a leggere le pagine del ricco capitolo “Se telefonando”, dove Masi ripercorre tutte le chiamate ricevute dai potenti di qualunque schieramento, spesso in coda fuori dal suo ufficio per raccomandare la fidanzata o il parente di turno. Tensione a Viale Mazzini. Il manoscritto si apre con la prefazione di Sgarbi e si compone di tre parti: prima l'intervista di Vulpio allo stesso Masi, che si toglie più di un sassolino dalle scarpe, poi i particolari sulla fine prematura dello show Ora ci tocca anche Sgarbi, unico caso di programma culturale Rai cancellato dopo la prima puntata. Infine, una serie di documenti scottanti tra cui il carteggio integrale e fotocopiato del mancato accordo con l'allora conduttore di Annozero, spina nel fianco di Masi, che al culmine del braccio di ferro con il telepredicatore fece la famosa telefonata in diretta su Raidue per bacchettare il clan santoriano. Mossa che gli costò un mare di polemiche, soprattutto dal centrosinistra, che già si sentiva orfano di Michele chi? Tranquilli, compagni. La Lei ha appena fatto sapere che «Santoro è un grande professionista e le porte dell'azienda sono sempre aperte». Dichiarazione choc, da parte della Dg che ha firmato con lui la buonuscita, eppure così ha dichiarato ieri sera all'incontro romano “Leader. Femminile singolare” rispondendo ad una domanda sull'eventuale ritorno del conduttore di Servizio Pubblico sulla tv di Stato. Chissà. Se son rose... Alla domanda se Milena Gabanelli potesse essere tranquilla, la Lei ha risposto: «Mi pare che ricominci il suo programma tra poco». Di Report, Dandini, Fazio e Saviano parla il libro di Masi e Vulpio, così come di Bisignani e molto altro. Insomma, un unicum per gli addetti ai lavori, ma non solo. Mai, infatti, un direttore generale, seppure ex, ha parlato della Rai così dall'interno.   di Brunella Bolloli

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