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Il sarto di Panama, Brosnan cialtrone e crudele: una bella spy story

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL SARTO DI PANAMA
Sky suspense  ore 21
Con Pierce Brosnan, Geoffrey Rush e Jamie Lee Curtis. Regia di  John Boorman. Produzione USA 2001. Durata: 1 ora e 50 minuti

LA TRAMA
La guerra fredda è finita  e gli Intelligence Service occidentali  sono più o meno costretti a licenziare molti loro agenti, ritenuti superflui o addirittura dannosi. Tra questi uno interpretato da Pierce Brosnan (che in quegli anni faceva ancora il mitico James Bond). Che non avendo  più missioni  da compiere se ne inventa una, un colpo di stato a Panama. Per farlo si serve  dell'involontaria complicità di un agente segreto britannico del posto, che all'anagrafe risulta come sarto della società bene dello staterello..

PERCHE' VEDERLO
Perché c'è molta ironia  e autoironia nella storia. Il film è tratto da un romanzo di John Le Carrè, il numero uno dello spionaggio  letterario negli anni 60 e 70, pure  lui orfano della guerra fredda e costretto a escogitare  trame spionistiche in un mondo che lo spionaggio  sembra averlo messo a riposo. Bella trovata è quella  di  aver affidato a un "eroe" dello schermo come Brosnan il ruolo di  ex agente segreto cialtrone e crudele (e Brosnan è imprevedibilmente molto bravo).

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