Cerca
Logo
Cerca
+

"Il grande sentiero", la pista delle lacrime

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

Vai al blog
  • a
  • a
  • a

IL GRANDE SENTIERO Iris  ore 21 Con  Richard Widmark, James Stewart e  Carrol Baker. Regia di  John Ford. Produzione USA 1964. Durata:  2 ore 50 minuti

LA TRAMA Il  grande sentiero è  poi una "pista delle lacrime"  l'ultima  stagione di  gloria per  gli indiani  Cheyennes. Affamati e ridotti  in miseria  nell'inospitale   riserva  dell'Oklahoma, i grandi  guerrieri  che sconfissero Custer, decidono  di tornare nei territori natale del  Nord Dakota. Guidati dai capi Coltello Spuntato e Piccolo Lupo  intraprendono un'epica  e spossante marcia  attraverso il  West   inseguiti da un ufficiale di  cavalleria  che spera  di non  raggiungerli. Quando li raggiunge, avrà convinto  i politici di Washington di offrire ai Cheyennes un  luogo finalmente  vivibile.

PERCHE' VEDERLO  perchè John Ford, pur stanco e malato  riuscì ancora a trovare la sua  fiammeggiante bravura  di un tempo almeno  in un  notevole (ed entusiasmante)   episodio della  saga:  il passaggio  degli  indiani  nei dintorni  di Dodge City con  i leggendari Wyatt Earp e Doc Holliday  che si rifiutano di sparare sui malconci guerrieri indiani.

Dai blog