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"Le ali della libertà": la strana storia di un impiegato di banca

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LE ALI DELLA LIBERTA' Rete 4  ore 21.25 Con Tim Robbins, Morgan Freeman e  Clancy Brown.  Regia di   Frank Darabont. Produzione USA  1994. Durata: 2 ore  e 20 minuti

LA TRAMA Un impiegato di banca  è  condannato  per  l'omicidio  della  moglie  e dell'amante di  lei. Non sapremo mai  neanche alla  fine se è colpevole o meno. In carcere  (la storia è ambientata  negli anni 40)  se la passerebbe  malissimo se  in suo  aiuto non venisse  un vecchio ergastolano.  E non intervenisse  il  diretttore  del  carcere. Che ha scoperto che  il detenuto  ci fare dannatamente  coi numeri e se ne serve per le sue disoneste speculazioni. L'impiegato usufruisce  di  tali libertà  che se ne serve scappando

PERCHE' VEDERLO  perchè  alcuni  dei  migliori  film  tratti da  opere  di  Stephen King  sono  curiosamente  opere  che  coll'horror  non hanno a  che a fare.  Frank Darabont  che  qualche hanno dopo farà anche meglio con  un'altra opera carceraria  "Il  miglio  verde"  imbastisce  uno dei  grandi  successi  di  fine secolo.Una bella mano  gliela dà  Morgan Freeman (il detenuto veterano).

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