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F1, le pagelle del Gp Bahrain: Leclerc e Ferrari voto 10. Mercedes e Red Bull, allarme rosso in tutti i sensi
lunedì 21 marzo 2022

F1, le pagelle del Gp Bahrain: Leclerc e Ferrari voto 10. Mercedes e Red Bull, allarme rosso in tutti i sensi

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Leonardo FilomenoLa collaborazione con Libero dal 2010. Ritratti ed interviste diventano presto la sua specializzazione, tra ritmi in 4/4 e immaginario popolare. La passione per rombi e motori risale ai tempi di Barrichello & Schumi. Nel 2019 stila la sua prima Pagella durante il GP di Austin. Diventeranno tante. A questo blog il compito di raccoglierle tutte.
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Leclerc - 10. Che pilota, che domenica, che gara! Il monegasco ha finalmente una macchina e firma un capolavoro di precisione e potenza. Col rivale dei kart sul collo, per giunta. Due volte una vittoria. E il punto del giro veloce completa la festa.

Sainz - 9. 100% rendimento. Scudiero fido. Binotto con lo spagnolo va a colpo sicuro. In gara le bizze con la nuova monoposto non pesano. Secondo grazie al disastro bibitaro. Comunque, un pilota da podio.

Hamilton - 6. Weekend gramo e al chiaroscuro, insegue solo. Gode anche lui delle grane Red Bull e il terzo posto che avrebbe visto col binocolo per magia diventa suo. Faccia un fioretto a San Culo.

Mercedes - Il 4 diventa 5.5 in quanto terza forza in pista. Comunque non si nascondeva, non bluffava mica. L’instabilità, le gomme, i pit e altre cosette da rivedere in fretta. Forse anche il nuovo pilota, da 5, che fresco di approdo sull’astronave madre non morde per niente.

Magnussen - 7. Rientra dal nullaland e a sorpresa firma una gara avvincente, bella. Quinto, con una Haas che sorprende e gode della bontà de motore Rosso. Da non credere! Peccato per Schumi Jr, che per un pelo non chiude a punti e rifila pure un sorpasso a un Norris super afflitto. 

4 a Bottas, neo capitano dell’Alfa ma nostalgico della vecchia vita insipida. Partiva dietro ad Hamilton, aveva la chance di beffare l’ex collega almeno per qualche giro, ma viene risucchiato in partenza e precipita dietro. Azzarda una rimontina e chiude sesto solo perché la fortuna lo aiuta. Gira e rigira, la frittata non cambia.

Il 5 e mezzo di Ocon diventa 6 vista la pancia rotta della macchina. Stucchevole, comunque, il balletto del francesino al cospetto del capitano iberico. Vuole stargli davanti e alla fine ci riesce. Chissà nei box che parolacce… Non centratissimo però Fernando, la modesta Alpine fa meglio.

Flop gigantissimo del Bahrein è quello della McLaren, da 4, spenta e doppiata. Con Ricciardo e Norris tramortiti dietro le altrettanto deludenti Williams (nonostante Albon) ed Aston Martin (chissà Vettel che voglia di tornare appena il Covid fa le valigie), a cui diamo rispettivamente 3 e 2.

Allarme rosso per affidabilità motore in casa Red Bull. Punti zero. O meglio, regalati ai rivali di Stoccarda. 3 macchine su 4 ko. Va a fuoco la AlphaTauri del discreto Gasly. Si spegne all’ultimo giro la macchina del solito Perez. E che sgargianti sorrisi alla fine Toto Wolff… N.C.

Virtual e destino beffardo travolgono alla fine Verstappen. Super agguerrito, da 8. Ne aveva per chiudere in seconda e starsene buono lì, visto che la macchina comunque c’è. Invece a due giri dalla fine un guasto elettrico lo pianta in asso. Strepitose le battaglie con Charles. Ferro e fuoco, un vero film. Come l’anno scorso con Hamilton. Come ai kart.