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I piatti sublimi del Pomiroeu nella magia della Brianza

Orchidea Colonna
Orchidea Colonna

Giornalista, globetrotter e food lover. Sono convinta che ogni viaggio, ogni luogo visitato e osservato, ci renda più ricchi dentro. Da un viaggio si torna sempre diversi e migliori da come si è partiti. Seguitemi e attraverso i miei occhi scoprirete un mondo di inattesa bellezza

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Ieri sera sono stata a cena in uno dei miei ristoranti preferiti, alle porte di Milano e nella magia della Brianza. Il Pomiroeu è un rinomato ristorante a Seregno, situato in un’antica corte che mi accoglie con calore. Un angolo di quiete dove mi rifugio quando voglio coccolarmi, sorprendermi e rilassarmi. Perché questo ristorante è classico e allo stesso tempo contemporaneo, mentre la sua atmosfera elegante e ospitale mi mette subito a mio agio. Quest’anno compie 27 anni di vita e di successi, che non potrebbero essere più meritati, e sono venuta qui per festeggiare con lo chef Giancarlo Morelli. Il nome Pomiroeu deriva dal dialetto locale e significa “Pometo”, la denominazione con cui un tempo si indicava la zona di Seregno che ospitava ricche coltivazioni di mele. 

Infatti queste mura respirano aria di cibo e di vino fin dal 1850. Da allora fino ad oggi il ristorante è sempre stato il punto di riferimento di una cucina che valorizza i sapori tradizionali. Ma è dal 1993 che il Pomiroeu ha iniziato una nuova ed esaltante avventura con Alessandra Garavaglia e Giancarlo Morelli. Sedendo al tavolo mi sento sospesa tra passato e futuro, ed è una sensazione che mi appaga lo spirito. Come mi sento? Rilassata e al contempo incuriosita dalle sorprese che mi aspettano nel piatto. Questo locale, pur mantenendo fede alla tradizione e ai sapori autentici di un tempo, ha saputo rinnovarsi cogliendo i trend più attuali che hanno condizionato il mondo della ristorazione, della cucina, dei menu, del servizio e dell'ambiente. 

Ma passiamo al cibo che non vedo l’ora d’assaggiare. La proposta gastronomica è variegata e segue l’ispirazione dello chef Morelli. Una cucina di ricerca e di tecnica, che trasmette amore per i prodotti di qualità e ne rispetta rigorosamente la stagionalità.  Il Menù è dedicato alla tradizione, mentre il Menù Carta Bianca è ispirato alla fantasia dello chef. La cantina da mille e un sogno offre inoltre una ricercata selezione di vini italiani e stranieri. Un’antica ghiacciaia, ristrutturata un paio di anni fa, è l’ambiente piacevole dove i vini riposano e attendono, ed anche un luogo dove poter organizzare l’aperitivo, Formula finger food e risottino. 

Ma parliamo ancora dello chef Morelli, bergamasco, classe 1959: fin da bambino ha avuto ben chiaro cosa volesse fare da grande. Dopo una serie d’importanti esperienze professionali in ristoranti stellati negli Stati Uniti, in Francia e come capo chef della “Pacific Princess”, nel 1993 ha aperto il “suo” Pomiroeu a Seregno. Qui Giancarlo è libero e riesce a far esplodere, di anno in anno, la propria creatività. Il frutto di questo lavoro è stato riconosciuto e tanti sono stati gli attestati di stima e i riconoscimenti. Il riso rimane comunque l’alimento del suo cuore, come mi spiega sorridendo e illustrandomi il menù: “Considero il riso, con la sua elementare eleganza, una preziosa materia prima, un po' come una stupenda pietra grezza che, sapientemente lavorata, rivela il proprio potenziale e il proprio valore”. Una pietra grezza che lui sa rendere unica.

I suoi successi non si contano e sarebbe troppo lungo elencarli tutti, ne ricordiamo alcuni: nel 2011 eccolo ad Alicante al “Tunnel del Arroz” manifestazione internazionale dedicata al riso. Il mondo lo vuole e lo chiama a partecipare a grandi eventi internazionali come “Lo Mejor de la Gastronomia” in Spagna e, insieme a Massimo Bottura e Aurora Mazzuchelli, alla “Mistura 2012”, a Lima il congresso culinario più importante nel Sud America. 

Il suo nome varca così i confini e la sua fama diventa mondiale.  La cucina di questo chef è energia dirompente, sensibilità geniale, concretezza visionaria, autenticità realista. Una “firma” eclettica e inconfondibile. Ma le parole non possono descrivere uno dei piatti che mi stanno servendo in tavola: Riso selezione Carnaroli mantecato alla betulla, carpaccio di cervo, nocciole e riesling. Una poesia di sapori e profumi che si può solo gustare. La favola continua con piatti sublimi. Buon appetito!

www.pomiroeu.it
[email protected]

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