La Dordogna, nel cuore della Nouvelle-Aquitaine, è una delle regioni più affascinanti e autentiche della Francia. Terra di castelli, borghi medievali e colline verdeggianti, racchiude un patrimonio naturale e culturale di straordinaria ricchezza. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, tra i corsi d’acqua che attraversano dolcemente vallate fertili e i profumi che si diffondono dai mercati di paese, dove trionfano tartufo nero, foie gras, noci e vini di Bergerac.
Ogni villaggio racconta una storia: dalle grotte preistoriche di Lascaux, custodi delle prime espressioni artistiche dell’uomo, alle città d’arte come Sarlat-la-Canéda, gioiello del gotico e del Rinascimento francese.
Ma la Dordogna è anche una terra di ospitalità, dove antiche dimore padronali e relais di charme accolgono i viaggiatori con eleganza discreta e sapori autentici.
La vita scorre tra passeggiate nei boschi, escursioni lungo il fiume e visite a vigneti che producono vini intensi e profumati.
È una regione che invita a rallentare, ad ascoltare la natura e a riscoprire il piacere delle cose essenziali, dove ogni esperienza diventa un racconto di bellezza, storia e armonia. Vediamo alcune delle più interessanti attrazioni.
LES JARDINS DE SARDY
A mezz’ora da Saint-Émilion, troviamo i Jardins de Sardy, giardini d’eccezione, riconosciuti come Giardini Notevoli, che uniscono suggestioni inglesi e italiane attorno a un’architettura medievale rimaneggiata nel Settecento. Ninon, la padrona di casa, racconta come la sua visione abbia ridato vita al luogo, aggiungendo una nuova prospettiva all’italiana con giochi d’acqua che sembrano danzare sotto la luce pomeridiana.
Restaurati nel Novecento, fondono con eleganza pietra e vegetazione, offrendo prospettive uniche: davanti alla residenza, la vasca allungata incorniciata da siepi e cipressi evoca immediatamente paesaggi toscani, mentre le bordure di fiori dalle tinte pastello richiamano il fascino dei giardini britannici.
Negli ultimi anni l’ingresso e il cortile sono stati arricchiti da un giardino secco di ispirazione mediterranea, pensato in chiave sostenibile. La passeggiata si svolge perlopiù all’ombra di un lungo corridoio di carpini e di un bosco di querce. Per i visitatori, grandi e piccoli, sono disponibili anche due percorsi sensoriali dedicati all’olfatto e al tatto: esperienze libere o guidate per scoprire, attraverso il contatto diretto, piante e arbusti scelti con cura e legati a usi e storie antiche. La giornata scivola verso sera e porta con sé la promessa di altre scoperte. Ma ciò che resta è una sensazione: quella di aver varcato una soglia, di essere entrati in un territorio dove la bellezza non è spettacolo da ammirare, ma esperienza da vivere con tutti i sensi.

ATELIER OLLIOZ
Nel cuore del Périgord, a Liorac-sur-Louyre, sorge l’Atelier Ollioz, un luogo dove tradizione, natura e artigianato si fondono in un’esperienza sensoriale autentica. Qui Muriel Ollivier-Özbir, fondatrice e anima del laboratorio, crea prodotti cosmetici naturali a base di olio di noce del Périgord e piante selvatiche biologiche. L’atelier è ospitato in un’antica grangia in pietra, un ambiente intriso di storia che per generazioni ha visto la famiglia Ollivier lavorare il legno.
Oggi Muriel ha trasformato quel sapere manuale in una nuova forma di artigianato: creme, oli e saponi che racchiudono l’essenza del territorio. Tra le sue creazioni più originali c’è un sapone a forma di noce, omaggio al simbolo della regione e alla tradizione secolare della lavorazione dell’olio di noce. Ogni prodotto nasce nel rispetto dell’ambiente, con ingredienti tracciabili e un profondo legame con la biodiversità locale.
Entrarvi è come penetrare in un piccolo laboratorio alchemico dove l’olio si mescola con erbe selvatiche, la tradizione si sposa con l’innovazione. Muriel ci racconta che già nell’Ottocento si produceva sapone a base di noce, e che oggi, recuperando quella memoria, ha creato qualcosa di nuovo, unico e profumato di autenticità.Visitare l’Atelier Ollioz significa scoprire un piccolo universo poetico, dove il tempo sembra rallentare e dove la bellezza torna ad avere il profumo delle cose semplici e vere.

PICNIC ALLO CHÂTEAU LES MONDERYS
Dopo la delicatezza dei cosmetici, ci attende un pranzo che porta con sé il profumo dell’erba e del sole: un picnic chic tra le vigne di Bergerac presso Château “Les Monderys”. Nel cuore della Nouvelle-Aquitaine, un progetto celebra la semplicità, il paesaggio e la convivialità: Le Temps d’un Pic Nic propone esperienze gastronomiche itineranti pensate per chi desidera riscoprire il piacere del pasto condiviso in mezzo alla natura. L’idea è tanto semplice quanto evocativa: scegliere un luogo – che sia una vigna, un prato, un bosco o un punto panoramico – e ricevere un picnic su misura, composto da prodotti locali, realizzati da artigiani del gusto del territorio. Un invito a rallentare, a fermarsi per ascoltare il paesaggio, godersi il cielo e l’aria, lontani dalle corse e dai ritmi urbani imposti. Il picnic diventa occasione per una pausa significativa, momento di condivisione autentica. Nel menu si ritrovano i sapori tipici della regione: pani fragranti, formaggi raffinati, salumi del terroir, piccoli burger preparati con carne tenera, frutta di stagione e dolci alle noci fatti in casa. Accompagnano il tutto vini locali, minerali e bevande leggere pensate come complemento della tavola all’aperto.
Il servizio è curato nei dettagli: il cestino è elegante ma rustico, la mise en place è raffinata ma naturale. Ogni elemento è pensato per armonizzarsi con il contesto: tavoli bassi, tessuti, stoviglie biodegradabili o di charme, e suggerimenti sul luogo ideale dove stendere il plaid. Le Temps d’un Pic Nic interpreta lo spirito slow della Nouvelle-Aquitaine proponendo un modo diverso di viaggiare: non solo per vedere, ma per assaporare il silenzio, il gesto, la bellezza che sta nell’imperfetto, nello stare insieme, nel rendersi parte di un paesaggio.

IL CHIOSTRO DI CADOUIN
Il pomeriggio conduce a Cadouin, piccolo villaggio della Dordogna che custodisce uno dei tesori architettonici più suggestivi del Medioevo. Il suo chiostro, fondato nel 1115 da monaci cistercensi, è parte di un complesso abbaziale che per secoli ha accolto pellegrini e religiosi in cerca di pace e spiritualità.
L’abbazia conserva la chiesa romanica, sobria e austera, contrapposta alla magnificenza del chiostro in stile gotico fiammeggiante, costruito a partire dal XV secolo. Qui la pietra scolpita prende vita in una profusione di arcate, colonne decorate e motivi vegetali che trasformano l’architettura in un libro di pietra.
Per secoli Cadouin fu celebre per custodire quella che si riteneva la Santa Sindone, reliquia venerata dai pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Oggi, anche se la reliquia è stata riconosciuta come falsa nel XIX secolo, il chiostro resta una tappa ufficiale sul Cammino di Santiago, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Passeggiare tra i corridoi è un’esperienza di grande suggestione: il silenzio, interrotto solo dal canto degli uccelli, sembra restituire l’atmosfera di meditazione dei monaci medievali. Non è soltanto un luogo di visita, ma un invito alla contemplazione, dove la dimensione del viaggio si intreccia con quella della ricerca interiore.

CHÂTEAU DES MILANDES
Il giorno seguente porta i visitatori nel cuore del Périgord Noir, al Château des Milandes, elegante dimora rinascimentale costruita nel XV secolo dai signori di Caumont. Questo castello, con le sue torri e le vetrate gotiche, deve però la sua fama mondiale a Joséphine Baker, che lo acquistò nel 1947 e ne fece la sua casa e il centro del suo sogno umanitario.
Artista di fama internazionale, icona della Parigi degli anni Venti e prima star nera ad avere successo sulle scene europee, Joséphine trasformò il castello in un luogo di accoglienza. Qui crebbe la sua “tribù arcobaleno”, dodici bambini adottati da Paesi diversi, simbolo di un ideale di fratellanza universale. Il percorso di visita racconta questa vita straordinaria attraverso abiti di scena, fotografie, lettere e ricordi personali, che restituiscono l’immagine di una donna libera e impegnata. Non mancano le testimonianze del suo ruolo durante la Seconda guerra mondiale, quando fu resistente e spia per la Francia Libera, meritandosi onorificenze come la Legion d’Onore.
All’esterno, i giardini alla francese invitano alla contemplazione, mentre gli spettacoli di rapaci, parte integrante della visita, offrono un’esperienza sorprendente e simbolica: un richiamo alla libertà che Joséphine Baker ha incarnato con la sua arte e la sua vita.

IL TOUR SULLE ACQUE DELLA DORDOGNE
La giornata prosegue con una discesa lenta sulle acque tranquille della Dordogne, a bordo di una gabare, l’imbarcazione tradizionale dal fondo piatto che un tempo trasportava vino, legname e merci lungo il fiume. Oggi queste barche, restaurate e adattate al turismo, permettono di rivivere un pezzo di storia fluviale.
Il ritmo placido del corso d’acqua invita alla contemplazione. Le alte falesie calcaree si specchiano nell’acqua, mentre tra le anse del fiume appaiono improvvisi i castelli medievali che hanno reso celebre la valle, da Castelnaud-la-Chapelle a Beynac, un tempo rivali durante la Guerra dei Cent’Anni.
Lungo il percorso, i borghi arroccati sembrano usciti da una cartolina: tra questi, La Roque-Gageac, classificato tra i più bei villaggi di Francia, con le sue case dorate incastonate nella roccia e i giardini esotici che godono di un microclima speciale.
La navigazione in gabare non è solo un viaggio panoramico: è un’immersione nel patrimonio culturale del Périgord, dove ogni curva del fiume svela leggende, antiche rotte commerciali e scorci naturali intatti. È un invito al silenzio e all’osservazione, in cui il paesaggio diventa il vero protagonista.

LES JARDINS DE MARQUEYSSAC
A pochi chilometri da Sarlat si trova una delle meraviglie paesaggistiche più celebri della Dordogna: i Jardins de Marqueyssac. Situati a 130 metri di altezza, i giardini si affacciano come un balcone naturale sulla valle della Dordogna, offrendo uno dei panorami più iconici del Périgord Noir.
Il sito è famoso per i suoi 150.000 bosso potati a mano, che creano ondulazioni, arabeschi e labirinti vegetali dal fascino quasi onirico. Passeggiare lungo i sentieri, che si snodano per oltre sei chilometri, è un’esperienza che unisce contemplazione e sorpresa, tra giochi di luce e geometrie verdi che sembrano vive.
Il parco, nato nel XVII secolo attorno al castello di Marqueyssac, è stato restaurato nell’Ottocento secondo il gusto romantico e oggi è classificato come Giardino Notevole dal Ministero della Cultura francese.
Oltre alla bellezza botanica, i Jardins offrono spazi per mostre, eventi e percorsi didattici, rendendoli una meta ideale sia per gli amanti della natura sia per le famiglie. Qui la mano dell’uomo non ha domato la natura, ma l’ha trasformata in arte, in un dialogo armonioso che regala emozioni a ogni stagione.
LA CITTÀ MEDIEVALE DI SARLAT
La giornata si conclude a Sarlat-la-Canéda, la città medievale che incarna l’anima del Périgord Noir. Camminare tra le sue stradine lastricate significa entrare in un libro di storia a cielo aperto: palazzi nobiliari, case di mercanti e chiese si susseguono tra piazze intime e vicoli pittoreschi.
Le pietre dorate degli edifici riflettono le ultime luci del giorno, regalando atmosfere calde e suggestive. Al calar della sera, la città si anima: i profumi della cucina tradizionale si mescolano alle voci dei passanti, le botteghe artigiane si accendono di luci e colori.
Sarlat è famosa anche per i suoi prodotti tipici: foie gras, tartufi e noci raccontano una tradizione gastronomica che ha reso la cittadina un punto di riferimento per gourmet di tutto il mondo. Il mercato settimanale, tra i più noti della regione, è un trionfo di sapori autentici. Più che una semplice visita, Sarlat offre un’esperienza sensoriale completa: storia, architettura e gastronomia si intrecciano, invitando il viaggiatore a rallentare, a lasciarsi guidare dal ritmo delle piazze e dall’incanto di un Medioevo che qui sembra non essere mai finito.
LA ROQUE SAINT-CHRISTOPHE
Nel cuore della valle della Vézère, a pochi chilometri da Montignac, sorge la Roque Saint-Christophe, un’imponente falesia calcarea lunga quasi un chilometro e alta più di ottanta metri. Questo luogo straordinario custodisce 55.000 anni di storia, dalle prime tracce di insediamenti preistorici fino ai villaggi medievali. Gli uomini di Neanderthal e poi i Sapiens trovarono riparo nelle cavità naturali, sfruttando la posizione dominante sulla valle per cacciare e difendersi. In epoca medievale, la parete rocciosa fu trasformata in una vera città fortificata, con case, botteghe, cappelle e persino sistemi di difesa ingegnosi.
Oggi, percorrere i terrazzamenti scavati nella roccia significa compiere un viaggio nel tempo. Ogni anfratto testimonia l’ingegno e l’adattabilità delle comunità che qui vissero, modellando la pietra con strumenti rudimentali ma sorprendenti per efficacia.
La visita, arricchita da ricostruzioni e pannelli didattici, permette di comprendere la vita quotidiana di uomini che seppero trasformare un ambiente ostile in un rifugio sicuro. La Roque Saint-Christophe è così uno dei luoghi più emblematici della Dordogna, capace di unire archeologia, storia e paesaggio in un’esperienza memorabile.
CENTRO INTERNAZIONALE DI ARTE PARIETALE DI LASCAUX
Immergersi nel cuore della Preistoria: il Centro internazionale di arte parietale di Lascaux, noto come Lascaux IV. Aperto nel 2016 a Montignac, nella valle della Vézère – patrimonio mondiale dell’UNESCO – il sito è molto più di una fedele ricostruzione della grotta originale, chiusa al pubblico dal 1963 per ragioni di conservazione. È un viaggio totale nel mistero della creatività umana, un ponte tra passato remoto e tecnologie d’avanguardia.
La replica integrale della grotta permette di ammirare con straordinaria precisione gli oltre 600 animali dipinti e incisi 20.000 anni fa, tra cui i celebri bisonti, cavalli e cervi che sembrano animarsi sulle pareti. Le pitture, eseguite con pigmenti naturali e tecniche sorprendenti per l’epoca, rivelano l’anima dei primi artisti della storia e testimoniano una capacità simbolica e narrativa già complessa.
La visita si sviluppa come un percorso immersivo: oltre alla riproduzione della grotta, il centro propone sale interattive, esperienze multimediali e installazioni che consentono di comprendere il contesto archeologico e culturale di Lascaux. Le nuove tecnologie di proiezione e realtà aumentata trasformano l’esperienza in un viaggio emozionante, in cui il visitatore si sente parte di un rituale antico, in connessione profonda con l’umanità delle origini. Lascaux IV non è soltanto una tappa obbligata per gli appassionati di storia dell’arte e archeologia, ma anche un luogo capace di affascinare adulti e bambini: un’esperienza sensoriale e culturale che restituisce il valore universale della grotta soprannominata la “Cappella Sistina della Preistoria”.
Mentre il viaggio si avvia alla conclusione e il trasferimento verso l’aeroporto segna il ritorno alla quotidianità, resta un filo che lega tutte le esperienze: la Dordogna come mosaico di tempi e di vite. Dai castelli rinascimentali alle grotte preistoriche, dai giardini barocchi alle botteghe artigiane, ogni tappa è stata una porta aperta su un diverso volto della storia e della natura.
Questo percorso non è stato soltanto un itinerario turistico, ma un racconto vissuto con i sensi, una serie di incontri che hanno lasciato tracce. Il sapore delle noci, il profumo della pietra umida dei chiostri, la vista dei buis scolpiti, il suono dell’acqua che scorre nei giardini, il tocco ruvido della roccia preistorica: tutto si fonde in un’unica memoria, che resterà viva molto più a lungo del viaggio stesso.
UFFICIO TURISMO NOUVELLE AQUITAINE
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UFFICIO TURISMO FRANCIA
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UFFICIO TURISMO SARLAT
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LES JARDINS DE SARDY
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ATELIER OLLIOZ
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CHÂTEAU LES MONDERYS
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LES JARDINS DE MARQUEYSSAC
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IL CHIOSTRO DI CADOUIN
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CHÂTEAU DES MILANDES
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IL TOUR SULLE ACQUE DELLA DORDOGNE
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CENTRO INTERNAZIONALE DI ARTE PARIETALE DI LASCAUX
https://lascaux.fr/fr/
LA ROQUE SAINT-CHRISTOPHE
https://www.roque-st-christophe.com/