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Garimberti, che nervi! Se non vende gli immobili Rai, addio tredicesime

Corsa contro il tempo per tappare le falle del bilancio della tv di Stato: lunedì 17 incontro devisivo

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La voce di Paolo Garimberti è rimbombata giovedì 13 ottobre al settimo piano di viale Mazzini. Il presidente della Rai sembrava assai irritato, e chiedeva alla segretaria: “Dove è la documentazione? La documentazione di quella là sugli immobili!! La tiri fuori che lunedì alle 10 e 30 sono stato convocato!”. Chi passava in corridoio per un attimo ha pensato a una nuova grana giudiziaria di quelle che spesso coinvolgono il pachidermone di viale Mazzini. O forse a una convocazione della Corte dei Conti che vuole avere lumi sulla gestione del patrimonio immobiliare. Ma è probabile che la convocazione di Garimberti sia strettamente legata all'ultimo consiglio di amministrazione della Rai. Quel giorno il direttore generale, Lorenza Lei, ha fatto un quadro da brivido della situazione finanziaria dell'azienda. Ha spiegato che la Sipra ha rivisto per la terza volta in pochi mesi al ribasso il budget pubblicitario dell'anno: ora siamo a quota 980 milioni di euro. Il buco nei conti è sensibile. E per il 2012 sono già dolori, perchè solo con i diritti sportivi di europei e Olimpiadi il budget parte di base con un rosso di 125 milioni di euro. E' necessario trovare altre entrate subito, perchè in questa situazione, aggravata dalla rateizzazione del canone disposta dal ministero dell'Economia, sono a rischio le tredicesime dei dipendenti. E' lì che è venuta a qualcuno l'idea: vendiamo i nostri immobili! Ma è stato spiegato che due anni fa già si provò e non si trovò un compratore. L'8 luglio scorso è stata fatta un'altra asta raggruppando immobili di sedi minori. C'erano perfino un'autorimessa a Bolzano nel seminterrato del condominio Plattner, un circolo sportivo con terreno annesso a Bari, in località Ceglie del Campo, un ex centro trasmittente di La Spezia e uno a Santa Giusta (Or) in Sardegna, un ufficio a Sassari, un complesso a Sant'Elmas (Ca) e altro ancora a Siena e a Reggio Calabria. In tutto per un valore di poco meno di 20 milioni di euro. Offerte? Zero di zero. E allora? Si prova con il vecchio metodo Giulio Tremonti, cercando di bruciare questa volta sul tempo il ministro dell'Economia: si prova con la cartolarizzazione di tutto il patrimonio immobiliare Rai sperando in un pool di banche che lo prenda in carico e dia un congruo anticipo all'azienda. Probabilmente è a questo che è legato l'appuntamento di lunedì di Garimberti.

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