Paragone: "Cerchio Magico c'era, lo prova il dossier"

La rivelazione di Belsito lo dimostra: i dirigenti vicini alla famiglia del leader volevano far fuori i rivali interni, a tutti i costi
di Giulio Bucchidomenica 22 aprile 2012
Paragone: "Cerchio Magico c'era, lo prova il dossier"
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Caduto Umberto Bossi, nella Lega più vicina al Senatùr la parola d'ordine è stata una sola: "Cerchio? Quale Cerchio?". La geometria non c'entra. C'entra semmai la nomenklatura padana che temendo la slavina ha minimizzato la divisione in correnti e fazioni. "Siamo tutti uniti, mai stati complotti al nostro interno", era il mantra. A ripeterlo soprattutto quelli, appunto, del cosiddetto Cerchio Magico. Il numero ristretto di fedelissimi di Bossi, quelli che secondo Maroni tramavano alle sue spalle. E ora che spunta il dossier dell'ex tesoriere Francesco Belsito, che ha rivelato di aver assoldato un detective per spiare e screditare l'ex ministro degli Interni, viene naturale fare due più due: il Cerchio Magico esisteva, eccome se esisteva. E quel dossier ne è la prova.   Leggi l'articolo di Gianluigi Paragone su Libero in edicola oggi, giovedì 19 aprile  

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