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India, lo stupro di gruppo diventa una pubblicità: è bufera

laura vezzo
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The Wrong Turn, la strada sbagliata, è il titolo del servizio di moda firmato dal fotografo Raj Shetye, che ha scatenato una bufera in India e non solo. Lo shooting, infatti, ha come protagonista una bellissima modella indiana che sale su un autobus pieno di uomini, che "mimano" un'aggressione sessuale, uno stupro di gruoppo. L'allusione - Una scena che richiama alla mente il caso che nel dicembre del 2012 fece indignare tutto il paese, dando il via alle proteste contro la violenza e gli stupri a cui sono esposte le donne indiane. Nirbhaya, un nome simbolico che significa senza paura, aveva 23 anni e stava tornando a casa dopo aver mangiato fuori con un amico: salita su un autobus, si è trovata in mezzo a 6 uomini sotto l'effetto di droghe e alcol, che hanno abusato di lei in modo estremo, fino ad ucciderla. Il decesso è avvenuto pochi giorni dopo che il suo corpo straziato era stato ritrovato abbandonato sul ciglio di una strada. Un caso orribile, che però il fotografo Raj Shetye ha pensato di rappresentare "per attirare l'attenzione sul problema", come ha dichiarato lui stesso, ammettendo di essersi volontariamente ispirato al caso. Il disprezzo del web - L'opinione pubblica in India, ora, è tutta contro il fotografo: chi accusa Shetye di volersi fare solo tanta pubblicità, chi di voler sfruttare a fini commerciali un episodio così abbietto. L'attrice hollywoodiana Sapna Moti Bhavnani, protagonista di un film basato su una storia di stupro di gruppo, ha dichiarato: "C'è l'arte e più spesso c'è la merda che si spaccia per arte. Questa è interpretazione della storia di Nirbhaya". Inoltre il produttore Vishal Dadlani ha twittato: "Ho davvero appena visto un servizio di moda che rappresenta lo stupro di gruppo di Nirbhaya? Disgustosi! Spero che tutti coloro che sono coinvolti in questo stiano morendo di vergogna!".

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