Cerca
Logo
Cerca
+

Ecco tutte le donne del Pd che "impazzano" in tv

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Belle, giovani e...democratiche. La Rosy Bindi in tv non paga più. Il Pd l'ha capito e ora si rifà il look. Così in questa nuova legislatura le apparizioni sul piccolo schermo delle Finocchiaro, delle Melandri, o delle rottamate dalle parlamentarie sono colate a picco. L'imperativo è spazio a i giovani. Bersaniani ovviamente. Se donne meglio. Eppure quando il Pdl mandava in tv la Brambilla, la Carfagna e ora ad esempio la Comi, a sinistra tutti a storcere il naso. Salvo poi vedere la Carfagna fare il ministro, ed anche bene e portare in porto la legge sulla doppia preferenza di genere applaudita anche dalle donne di sinistra. Ora Bersani è alla frutta e ha dato ad esempio adAlessandra Moretti il monopolio delle ospitate.  Lei è a Ballarò una puntata sì e l'altra pure. Sa già muovere tra le stanze del partito e si lascia sedurre tra un'ospitata e un'altra dal vento che cambia direzione spesso in largo del Nazareno. Lei, lanciata da Bersani e portavoce dello stesso segretario l'ha scricato subito con un: "Se servisse davvero Bersani dovrebbe fare un passo indietro". Ama tantissimo le apparizioni a LineaNotte sul Tg3 e nel dibattito di seconda serata si fa intervistare anche con maglioni da chalet in collegamento dalla sua Torino con un informalità che a volte fa pensare che lei sotto sotto sia una renziana. Simona Bonafè ha invece un debole per La7. Da Formigli a Piazza Pulita è di casa e anche a "Z" diGad Lerner è di famiglia. Alessia Mosca invece preferisce Rai due e L'Ultima Parola. Maria Elena Boschi invece si divide tra La7 e Agorà. Anche lei ha un volto seducente come quello della Moretti e fa parte a pieno titolo del nuovo piano mediatico del Pd. Un piano sottoscritto anche da Paola De Micheli che è specializzata proprio nell'essere ospite mattutina alla corte di Andrea Vianello sempre ad Agorà. E pensare che un tempo facevi zapping e trovavi la Bindi che sbraitava a Porta a Porta e la Finocchiaro che con l'accento catanese duellava con Sacconi a Ballarò. Ora invece il Pd è come dice Grillo un "Pdmenoelle" anche in tv. E le critiche alle "belle" del centrodestra sono solo un ricordo. (I.S.)a

Dai blog