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Trovata una microspianegli uffici di Zingaretti

Il sofisticato apparecchio era stato nascosto all'interno di una poltrona nella sala riunioni

Nicoletta Orlandi Posti
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Una micrispia è stata trovata sabato nella sala riunioni del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Era nascosta, come dimostrano le foto, all'interno di una poltrona degli dffici della Presidenza: si tratta un complesso apparato elettronico idoneo all'ascolto e alla registrazione ed atto alla trasmissione all'esterno. La scoperta è stata fatta durante la periodica verifica delle difese fisiche ed elettroniche a tutela della privacy e della sicurezza degli uffici di Zingaretti. Ovviamente è stata subito fatta una denuncia ai Carabinieri. "La Presidenza della Regione - si legge in una nota - confida al più presto che le indagini facciano luce su questo ritrovamento inquietante. Da parte nostra continueremo nell'opera di rinnovamento, trasparenza e autonomia a difesa dell'interesse pubblico che abbiamo iniziato sin dal primo giorno del nostro arrivo". Aperta un'inchiesta - Sarà il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, coordinatore del 'pool' dei pm dell'antiterrorismo e di quelli che si occupano di reati contro la personalità dello Stato, a seguire l'inchiesta legata al ritrovamento di una cimice nella sala riunioni della presidenza della Regione Lazio. Lo ha deciso il procuratore capo Giuseppe Pignatone che questa mattina ha avuto un breve incontro con il Governatore, Nicola Zingaretti. Pignatone è in attesa di ricevere una prima informativa da parte dei carabinieri che indagano sul caso, poi assegnerà il procedimento a un pm. Interferenza illecita nella vita privata e installazione abusiva di apparecchiature idonee a intercettare potrebbero essere le ipotesi di reato ipotizzate. 

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