(ANSA) - ROMA, 21 SET - "Un film su un enorme uso e abuso di potere da parte del protagonista", ma anche sull'"istinto di sopravvivenza" e, soprattutto, sul tema dell'identità "che è una cosa che va oltre ai genitali che ci si ritrova dalla nascita". Così un brillante Pedro Almodovar, oggi a Roma per presentare La pelle che abito, in sala da venerdì in 300 copie distribuite dalla Warner. Con lui Antonio Banderas ed Elena Anaya, due dei protagonisti del film che potrebbe correre per gli Oscar. Ma il regista, che per circa un'ora ha difeso questo suo film difficile, una sorta di horror con il protagonista Banderas nel ruolo di un chirurgo plastico disposto ad usare in tutto e per tutto la sua arte pur di vendicarsi, sì è anche intrattenuto sul futuro di un'umanità transgenica che potrebbe essere piena di orrore. GAL/ S0B QBXB