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Matteo Salvini e il sospetto sulle "sardine" di Bologna: "4 ragazzi apartitici? No, chi c'è dietro"

Giulio Bucchi
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Altro che "senza partito". Nella Lega hanno un sospetto sul "popolo delle sardine", la manifestazione contro Matteo Salvini che ha riempito giovedì sera il Crescentone in piazza Maggiore a Bologna, in concomitanza con il comizio dell'ex vicepremier e Lucia Borgonzoni al PalaDozza. Ufficialmente, i 4 organizzatori sono giovani lontani dalla politica organizzata: Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa sono amici da tempo e hanno tutti una vita "normale", senza legami particolari con qualche dirigente della sinistra. Addirittura poco "social" a giudicare dai loro profili, eppure sono riusciti a mobilitare con il tam tam su Facebook e il volantinaggio 6.000 persone (qualcuno dice il doppio), senza bandiere e anzi qualche slogan anche contro il Pd.   Leggi anche: "Un fatto imprevisto con cui dovremo fare i conti". Emilia, l'inquietudine della Lega "In realtà - spiegano al Corriere della Sera fonti leghiste - l'iniziativa è assai meno apartitica di come la si vuole presentare, nasce dall'ispirazione di un assessore comunale". Non si fanno nomi, anche se qualcuno sospetta si riferiscano a Matteo Lepore, tra i primi ad aderire alla manifestazione. La partecipazione è stata massiccia, ma secondo il Carroccio potrebbe non essere un presagio del voto del 26 gennaio: "Molti erano studenti da fuori, non rappresentavano uno spaccato della città". E in ogni caso l'Emilia Romagna non è (solo) Bologna: "La situazione cambia di parecchio da una parte all'altra della Regione", è la riflessione di Salvini. Il Pd resta forte nel capoluogo rosso per eccellenza, ma "noi - spiega il Capitano al Corriere della Sera -  possiamo contare su Piacenza e su una parte importante della Romagna".   I quattro giovani che hanno battuto Salvini riempiendo Piazza Maggiore di sardine sono dei trentenni, non fanno politica. Hanno coinvolto dodicimila persone, senza disordini né simboli di partito, col solo tam tam di Facebook e un'idea: creatività e bellezza, opposta agli urlatori del web e dei comizi. Mattia Santori, doppia laurea in scienze politiche ed economia, educatore e istruttore Ultimate freesbee, ha creato l'associazione “La ricotta” e ogni anno organizza il torneo di basket “Gallo da tre” per finanziare il rifacimento di campetti di periferia in memoria dell'amico Davide Galletti, morto di leucemia; Roberto Morotti, ingegnere, nel tempo libero tiene laboratori creativi sul riciclo della plastica; Giulia Trappoloni e' fisioterapista; Andrea Garreffa, laurea in scienze della comunicazione pubblica e sociale, e' una guida turistica e accompagnatore in ciclopercorsi in tutta Europa. Amici da una vita. Poco social, laurea in tasca, lavoro e sogni, molto impegno nel volontariato e nel sociale. E voglia di reagire all'avanzata sovranista, non per protagonismo, ma per spirito di partecipazione e di comunità. Bravi!

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