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Altre balle sull'ancora di Fini:la farsa subacquea continua

Fini e l'ancora

Nuovi tentativi di far smentire all'assessore che il reperto "scoperto" da Gianfranco fosse già noto. Alla fine lui cede: "Mi hanno costretto"

Andrea Tempestini
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Non si esaurisce il fiume di balle sull'ancora "ritrovata" dal provetto sub Gianfranco Fini. Altro giro, altro regalo. Per orientarsi, ecco una breve sintesi dei precedenti: lunedì l'agenzia AdnKronos rilancia una dichiarazione dell'assessore di Monte Argentario, Michele Lubrano, che smentisce Libero sulla conclamata notorietà della presenza dell'ancora sui fondali. Quindi la controsmentita dello stesso Lubrano che conferma la versione di Libero. Sorge un dubbio: chi ha dettato la prima smentita? Come è possibile che sia uscita? Dall'AdnKronos spiegano che si è trattato di un errore di un collaboratore. La cerimonia - Passiamo ai fatti di martedì, quando a Porto Ercole si svolge la cerimonia di consegna dell'ancora allo stesso Fini. All'evento è presente Stefania Mensa, la titolare del Diving Argentario a cui si appoggia il leader futurista per le sue immersioni. La Mensa fa pressioni su Lubrano, chiedendogli di dire che la contro-smentita era stata inviata da un collaboratore. Lui dice di no. Lei quindi si rivolge all'Ansa, chiedendo un'intervista per dire la sua. Picche, anche in questo caso. "Ho subito pressioni" - Ma poi il giallo si complica: all'ora di scena, sempre su AdnKronos, ecco la contro-contro smentita. Lubrano afferma: "La prima smentita effettivamente era mia". Non è finita. Ancora un colpo di scena. Lo stesso assessore puntualizza: "La successiva controsmentita l'ho fatta perché avevo esagerato nei toni". Ma allora, dove sta la verità? L'ultimo indizio lo dà sempre Lubrano: "Ho subito delle pressioni. Ma non posso dire da chi". Il mistero continua.

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