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Olio bio in tavola a Bari

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Da lunedì la rassegna Premio Bio

Roberto Amaglio
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L'olio buono e sano del tacco italiano sale sul palcoscenico da lunedì 26 aprile a Bari. In quella data si alzerà infatti il sipario sulla XV Premio Biol, la più grande kermesse internazionale dedicata all'olivicoltura biologica che pone, come ormai da tradizione, l'Italia e la Puglia al centro dello scenario mondiale del settore. La nuova edizione, che durerà fino al 30 aprile nel centro storico del capoluogo pugliere, sarà arricchita da corsi, convegni, nonchè da un "Festival dell'Olivicoltura Etica e dell'Agricivismo", con laboratori, degustazioni e appuntamenti culturali sul tema. I temi della manifestazione sono stati presentati stamattina al Comune di Bari dall'assessore comunale al Mezzogiorno con delega al Marketing territoriale Gianluca Paparesta, dal coordinatore del Biol Nino Paparella e dal preside dell'IISS "E. Majorana" Agnello Scura. Dando un paio di numeri, l'Italia è leader a livello mondiale per oliveti bio, con oltre 114mila ettari dedicati, pari al 26% della superficie mondiale (segue la Spagna col 23%). Le olive biologiche prodotte in Italia sono destinate quasi esclusivamente alla produzione di olio, mentre la produzione di olive da tavola e di creme d'oliva sono quantitativamente trascurabili. In ambito nazionale, l'intera superficie bio della Puglia (dati dicembre 2008) ha superato i 118mila ettari, su cui operano 5.371 imprese biologiche, di cui l'8% solo trasformatori e il 5% trasformatori-produttori. In particolare a Puglia si conferma regione leader per la coltivazione dell'olivo bio, grazie a 34 mila ettari dedicati.

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