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Ecco il "Dudù Act": la svolta animalista di Forza Italia concretizza il welfare a 4 zampe

simone cerroni
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"Cani e gatti ci aiuteranno a vincere le Europee. Ci sono 150mila cani abbandonati, adottiamoli. Amandoli, saremo molto vicini a Dio". Così qualche giorno fa Silvio Berlusconi annunciava, in collegamento telefonico con un club Forza Silvio di Roma, la svolta animalista già nella testa del Cavaliere da qualche mese. Da quando nella sua vita è arrivato Dudù, il uso amore per gli animali sembra esser divenuto quasi morboso. A concretizzare l'annuncio è stata l'email proveniente dall'indirizzo del gruppo Forza Italia-Pdl alla Camera, martedì primo aprile, diretta tutti i parlamentari azzurri. L'oggetto era: "Per un Dudù Act". Per evitare ogni equivoco di pesce d'aprile, Renato Brunetta ha pubblicato tutto il materiale, un dossier di 42 pagine, sul sito della sua fondazione www.freefaudation.com.Tanti gli argomenti trattati. Dalla comparazione con il modello anglosassone, al modello americano, dalla normativa comunitaria, al nostro paese.   Scarica e leggi il Dudù Act in pdf       Per un welfare a quattro zampe - Sulla seconda pagina del dossier steso da Brunetta, ma non firmato da Berlusconi, bensì dalla zampetta di Dudù si legge: "Gli animali domestici ci riempiono di affetto, ma non sempre sono ricambiati". E ancora: "Oltre alla compagnia e al conseguente benessere, specie in termini di umore, determinato dalla presenza di un animale in casa, soprattutto per le persone sole e anziane, significativo il caso della pet therapy, in cui la presenza di un animale agevola la partecipazione attiva dei pazienti alle cure mediche". Ecco dunque un vero e proprio welfare a quattro zampe quello di Forza Italia, volto a intercettare per le europee di maggio facendo breccia nel cuore di quei milioni di italiani che hanno un amico a 4 zampe, gatto o cane che sia. Con quali soldi? - Ma in un periodo di spending review c'è da chiedersi da dove arriveranno questi soldi per finanziare le iniziative animaliste? Viene anche questo spiegato nel testo. Quella che gli azzurri portano avanti sarà una legge "che non abbia, però, costi per lo Stato e in cui le risorse necessarie al finanziamento delle iniziative a favore degli animali siano reperite all'interno dello stesso settore tanto da un punto di vista pubblico (es. multe per chi non rispetta gli animali) quanto da un punto di vista privato (es. attraverso la stipula di polizza assicurative) partendo dal presupposto che l'amore incondizionato non ha prezzo". I sondaggi - I sondaggisti politici, però, guardano al sodo e già si domandano quali vantaggi elettorali potrebbe portare a Forza Italia la svolta animalista. Nicola Piepoli, fondatore dell'Istituto Piepoli, leader nel campo delle ricerche di marketing e di opinione, non ha dubbi: "Sarà un ottimo traino, è un gran bella trovata. Potrebbe portare il 7% dei voti in termini relativi, un bel colpaccio, no?". Meno entusiasta è il giudizio espresso da Roberto Weber di Ixè: "Non serve, il vero problema di Fi è quello della leadership: la campagna animalista può sicuramente esercitare un richiamo, ma servirà soltanto a consolidare il vecchio elettorato"

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