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ECCO PERCHÈ CONSIGLIO ALLE DONNE LA PISTOLA AL PEPERONCINO!

Andrea Bisaschi
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Dopo la decisione di LIBERO di mettere in vendita le pistole al peperoncino scontate insieme al quotidiano, si è scatenato un vero e proprio putiferio mediatico. Molti sono preoccupati del fatto che anche i delinquenti o gli sbandati, potrebbero entrarne in possesso. Giustificazione questa a mio avviso poco plausibile, in quanto i criminali usano armi vere e se avessero voluto acquistare la pistola al peperoncino non avrebbero aspettato di acquistarla in edicola, ma l'avrebbero ordinata online o comprata su ordinazione in qualsiasi armeria. Altri sono preoccupati del fatto che la pistola al peperoncino potrebbe andare in mano a giovani, dato che per legge è acquistabile dal sedicesimo anno di età, e che potrebbero farne un uso scorretto. Anche questa tesi è facilmente smontabile. Fino al 20 ottobre qualsiasi ragazzo con età superiore ai sedici anni avrebbe potuto acquistare liberamente uno spray al peperoncino non solo in armeria ma addirittura in alcune ferramenta, farmacie e supermercati ad un prezzo addirittura inferiore, raramente infatti questo strumento supera i 30 euro al pubblico (decreto ministeriale n. 103 del 12 maggio 2011). Lo spray oltre ad essere più accessibile da un punto di vista prettamente economico è addirittura più pericoloso rispetto alla pistola, perché la sostanza spruzzata (Oleoresin Capsicum) esce dal foro nebulizzata a differenza della pistola che ha una gittata balistica. Questo significa che in un ambiente chiuso tipo scuola, autobus, discoteca, cinema, centro commerciale è veramente più pericoloso in quanto se spruzzato per scherzo, anche se risulta difficile definirlo uno scherzo diciamo per idiozia, rischia di creare panico tra la gente e di conseguenza un fuggi fuggi generale, pericolosissimo per l'incolumità delle persone presenti.  Facciamo un piccolo viaggio nel passato. Le armi nascono anticamente per sopperire ad una asimmetria di risorse, ad esempio la forza fisica. L'uomo primitivo capì immediatamente che con un bastone riusciva a difendersi meglio che a mani nude da un animale feroce, perché con il bastone riusciva ad imprimere più potenza nel colpo e perché riusciva a mantenere una maggiore distanza e quindi con minore rischio di essere aggredito. A questo punto la critica che in molti mi muoverebbero riguarda il fatto che oggi viviamo in una società evoluta e civile. Per me una società nella quale ogni tre giorni in media, una donna viene assassinata non può essere definita una società civile ed evoluta. Ultimamente stiamo assistendo a reati a sfondo sessuale abominevoli, disumani, pensiamo all'ultimo caso di cronaca nera riguardante la giovanissima Desirée stuprata, uccisa dal branco e infine abbandonata nel quartiere San Lorenzo a Roma. Pensate a quante donne e ragazze sono vittime di persecuzioni da parte di mariti, ex mariti ed ex fidanzati. La loro vita è un inferno. Non sono libere di vivere serenamente. Ogni volta che escono hanno il terrore di essere spiate, seguite, fermate, raggiunte, picchiate. Lo so per chi non ha mai vissuto da vicino situazioni del genere non è facile immaginarsi neanche lontanamente cosa significhi essere "carcerate" nella propria città, private della propria libertà personale. Io negli anni ho accompagnato parecchie ragazze e donne vittime di stalking o comunque di violenza fisica verso la fine dell'incubo e so abbastanza bene quello che hanno sopportato.  Sappiamo perfettamente che in natura il predatore cerca la preda perfetta, quella che opporrà minore resistenza. L'aggressore allo stesso modo sceglierà la vittima in base ad una apparente vulnerabilità. Biologicamente a livello statistico, in media la donna ha il 30% di massa muscolare in meno e un indice di forza nettamente inferiore all'uomo, per questo deve assolutamente evitare di fare entrare l'uomo nella distanza d'ingaggio (mi riferisco ovviamente a situazioni di rischio e sia ben inteso con degli sconosciuti o persone con le quali ci siano stati precedenti problemi) quella distanza in cui può essere afferrata o colpita. Studi recenti hanno evidenziato che la donna ha un intuito molto più sviluppato di quello maschile, soprattutto per le donne con figli: non a caso nei primi anni una mamma si affida quasi esclusivamente ai segnali non verbali per comunicare con il bambino. La donna inoltre possiede una visione periferica molto più sviluppata almeno 45 gradi sia in direzione laterale, sia in alto e in basso. Questo significa che, anche se una donna sembra guardare una persona, potrebbe in realtà essere intenta a osservare altri particolari importanti quali ad esempio un altro aggressore nei paraggi, una via di fuga, un passante al quale potere chiedere aiuto.  La pistola al peperoncino avendo una gittata che permette di colpire un aggressore ad una distanza di tre metri, permette alla donna di mantenere un delinquente fuori dalla distanza di ingaggio a patto che abbia l'"arma" a portata di mano, che abbia il coraggio di "sparare" e sia in grado di gestire lo stress da combattimento. Per questo motivo credo sia assolutamente necessario intraprendere un percorso di addestramento mirato per imparare correttamente il senso della distanza e quindi il mantenimento della distanza di sicurezza in dinamica, imparare a muoversi nello spazio mantenendo un buon equilibrio al suolo e non ultimo allenare la precisione nel colpire (ad esempio un manichino) che ovviamente migliora con la pratica. Per qualsiasi domanda o delucidazione in merito all'articolo scrivetemi pure ad [email protected], vi risponderò appena possibile.

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