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L'ultimo boy scout, un poliziesco percorso dall'ironia: opera ben riuscita

Giorgio Carbone
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L'ULTIMO BOY SCOUT
Tv, Iris ore 18.50
Con Bruce Willis, Damon Wayans e Danielle Harris. Regia di Tony Scott. Produzione  USA 1991. Durata:  1 ora  e 45

LA TRAMA
Joe (Bruce Willis) ex agente governativo, ora poliziotto privato, è onestissimo (mai toccato un dollaro che non fosse sua) efficientissimo (ha salvato la vita al presidente) marito e padre encomiabile. Dovrebbero tutti portarlo in palmo di mano. E invece la sua vita  è un disastro.   Onestà adamantina ed efficienza inossidabile l'hanno reso un personaggio scomodo e antipatico. Ha perso più volte il lavoro, la  moglie lo cornifica col migliore amico, infine lo incastrano per l'omicidio di una spogliarellista. Lui però crapone non si ferma, va alla ricerca  dell'assassino, incappando  ancora una volta in personaggi intoccabili. Lui però li tocca e li assicura alla giustizia.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è uno dei migliori film di Tony Scott, un regista che qualche anno fa ha deciso di andarsene da questo mondo quando poteva ancora dare molto. Qui dà molto. Un poliziesco tirato alla morte (Bruce Willis non tira mai il fiato e neppure lo spettatore). Però percorso da una  simpaticissima, salutare, ironia. E autoironia (Willis non manca mai di prendere per i fondelli  i suoi personaggi di eroe indistruttibile).

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