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Paolo Becchi contro Giuseppe Conte: "Italia svenduta senza passare dal Parlamento"

Paolo Becchi

Paolo Becchi e Giuseppe Palma
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Alla fine è successo quello che doveva succedere. Nonostante le rassicurazioni di Conte dei giorni scorsi, in cui aveva più volte confermato a reti unificate la sua avversione al Mes e la necessità dei coronabond, l' Eurogruppo di giovedì si è chiuso con l' accettazione del Mes da parte del nostro ministro delle finanze e l' esclusione dei coronabond. Conte ieri ha detto di avere una sola parola e che la sua posizione sul Mes non cambierà mai, quindi lui resta contrario. Ma allora, se così fosse, perché Gualtieri in seno all' Eurogruppo ha aderito ad un meccanismo che già sappiamo far molto male al Paese e sul quale non si è d' accordo? Ciò che è accaduto merita una analisi giuridica e politica.

Dal punto di vista giuridico l' Eurogruppo è una istituzione non prevista dai trattati istitutivi della Ue, è una riunione informale dei ministri delle finanze degli Stati che adottano l' euro. Ciò che decide l' Eurogruppo è ciò che poi le istituzioni dell' Unione portano avanti. Il documento sul quale giovedì sera i ministri delle finanze hanno trovato l' accordo finisce ora sul tavolo del Consiglio europeo che si riunirà il 23 aprile, composto dai capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri, che prima di firmare potranno limarlo ma non stravolgerlo.

Il documento prevede tre interventi: il Sure (sostegno della cassa integrazione e della disoccupazione), la Bei (Banca europea degli investimenti) e il Mes (Meccanismo europeo di stabilità). Il punto 16 del documento afferma espressamente che «gli Stati membri dell' area euro che richiedono assistenza si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno dell' assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi Covid 19». Questo vuol dire che il cosiddetto Mes «senza condizionalità» potrà essere attivato solo per le spese mediche e sanitarie riguardanti l' emergenza epidemiologica, mentre le altre richieste di natura economica «seguiranno le disposizioni del trattato Mes». L' eventuale ricorso al Mes potrà avvenire solo alle condizioni previste dal trattato del 2012, su tutte la ristrutturazione del debito, vale a dire i tagli alla spesa pubblica e il consolidamento fiscale. Come si è fatto in Grecia.

SCATTA LA SORVEGLIANZA - Il ricorso al Meccanismo europeo di stabilità sarà concesso, si legge nel documento, nei limiti del «2% del Pil del rispettivo membro alla fine del 2019». Per l' Italia circa 37 miliardi. Una cifra ridicola. Ma c' è di peggio. Gli Stati che ricorressero al Mes, si legge sempre nel documento, «rimarranno impegnati a rafforzare i fondamenti economici e finanziari», con la «sorveglianza economica e fiscale della Ue». Passata l' emergenza sanitaria, gli Stati che avessero fatto ricorso al Mes saranno sottoposti alla sorveglianza dell' Unione. Come avvenne in Grecia.

Dal punto di vista politico tutto questo è avvenuto senza passare da una consultazione del Parlamento. Il governo olandese ha detto no ai coronabond su mandato parlamentare, noi abbiamo accettato il Mes senza un voto parlamentare. Grazie al virus è avvenuto il passaggio da un governo politico ad un governo tecnico. Un governo Monti senza Monti e senza l' appoggio parlamentare che aveva Monti.
Tutto legale? Può essere. La legittimità è un' altra cosa.

Prima del Consiglio europeo che metterà la "bollinatura" sulle decisioni dell' Eurogruppo, le Camere potranno emanare un atto di indirizzo che vincoli il presidente del Consiglio, come previsto dalla Legge 234 del 2012, che all' art. 5 afferma che «il governo assicura che la posizione rappresentata dall' Italia nella fase di negoziazione degli accordi (...) tenga conto degli atti di indirizzo adottati dalle Camere.
Nel caso in cui il governo non abbia potuto conformarsi agli atti di indirizzo, il presidente del Consiglio o un ministro da lui delegato riferisce alle Camere, fornendo le appropriate motivazioni della posizione assunta».

Vedremo se il Parlamento esiste ancora e cosa farà il M5s. Ma il fatto che Gualtieri abbia aderito allo strumento del Mes senza autorizzazione delle Camere giustifica la presentazione da parte delle opposizioni di una mozione di sfiducia individuale nei confronti di un ministro che non ha difeso l' interesse nazionale. Wolfgang Munchau, colonnista del Financial Times ha espresso con chiarezza l' idea che «l' accordo raggiunto dall' Eurogruppo non è positivo per l' Italia e l' Europa meridionale. Come spesso accade, vediamo un ministro delle finanze italiano che accetta un accordo che non è nell' interesse del suo Paese». Ci associamo a questo giudizio.

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